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Dossier Londra aggressiva sul fisco: «Abbatteremo la tassa sulle…

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Londra aggressiva sul fisco: «Abbatteremo la tassa sulle imprese»

L'obbiettivo è creare un'economia «supercompetitiva», la via è la concorrenza fiscale. Londra promette di abbattere la tassa sulle imprese, trasformando la naturale tendenza di un Paese a caccia di investimenti nell'arma anti Ue per fronteggiare le conseguenze di Brexit. Il target si abbassa dal 20% di oggi a «meno del 15%», ha spiegato il cancelliere George Osborne in un'intervista al Financial Times, dove ha messo in fila i punti essenziali della strategia britannica che a suo avviso Londra dovrebbe perseguire.

Non è affatto scontato che sarà ancora lui a tirare le fila del Tesoro dopo l'uscita di David Cameron, ai primi di settembre, ma se sarà così il Regno Unito metterà nel mirino Dublino, che con il 12,5% di corporate tax è primatista nell'Ue. Il messaggio-chiave di George Osborne è: il Regno Unito è aperto al mondo del business, al di là delle eventuali ricadute della trattativa di uscita dall'Unione. La più temuta è l'esclusione totale dal mercato interno, una prospettiva che mette in fuga le banche internazionali che si ritroverebbero senza passaporto, il private equity e tanti pezzi importanti di una City che occupa mezzo milioni di persone e garantisce – se intesa come servizi finanziari made in Uk – il 12% del pil.

La via per limitare i danni è creare un contesto altamente competitivo sotto l'aspetto fiscale e infrastrutturale. Per questo Osborne ha riaffermato la determinazione a sviluppare il cotè nord del Paese, con la cosiddetta northern powerhouse che facendo centro su Manchester creerebbe un distretto economicamente importante.

Per fare questo – a cominciare dal dumping fiscale tanto temuto nell'Ue – ci vogliono quattrini che Osborne non ha detto dove pensa di raccogliere. È evidente che la disciplina di bilancio sarà allentata e che le intese commerciali con la Cina rilanciate in modo aggressivo. Il cancelliere ha infatti ribadito che la politica sui visti sarà resa molto più agevole per gli investitori di Pechino.

I PAESI DEL G20 CON LE CORPORATE TAX PIU’ BASSE
(Fonte: KPMG Global Tax Rates)
LA CORPORATE TAX NEL REGNO UNITO
Confronto con media Ue (Fonte: KPMG Global Tax Rates)

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