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Obama su Dallas: imboscata premeditata, americani inorriditi

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il presidente sulla sparatoria

Obama su Dallas: imboscata premeditata, americani inorriditi

Barack Obama
Barack Obama

«Ho visto il video postato su Facebook, l’ho visto molte volte». Così a margine del vertice Nato a Varsavia, il presidente Barack Obama inizia il suo commento sulla strage di Dallas: fa riferimento al video postato su Facebook che ha scioccato l’America (una ragazza, Lavish Reynolds, riprende la morte del suo fidanzato, Philando Castile, ucciso da un agente a Falcon Heights, sobborgo di St. Paul, in Minnesota). Poi subito il riferimento alla strage di agenti per mano di quattro cecchini durante una marcia di protesta di afroamericani contro la polizia a Dallas, Texas. «Posso dire che tutti gli americani sono coinvolti drammaticamentein questa sparatoria. Non è una questione di neri o ispanici, ma un problema americano di cui tutti si dovrebbero preoccupare». È stato un «feroce, calcolato e spregevole attacco contro le forze dell'ordine».

Obama accenna alle statistiche «l’anno scorso gli americani neri uccisi sono stati il doppio dei bianchi», ma poi sottolinea più volte che «fare il poliziotto è un lavoro duro e difficile. L'imboscata di stanotte contro la polizia di Dallas - dice - è un attacco malvagio, insensato e che non ha nessuna giustificazione».

Il presidente ha espresso «profonda gratitudine» alla polizia, che ogni giorno fa un «lavoro difficile in maniera encomiabile proteggendo le nostre comunità». Poi in una sorta di bilanciamento ricorda «vediamo come neri e ispanici sono particolarmente minacciati in certe situazioni, sono più deboli e questo non lo possiamo

Obama: a Dallas un attacco brutale, calcolato e vile

ignorare, non possiamo ignorare la richiesta di legittimità, correttezza politica» dunque «dobbiamo ricostruire la fiducia nella comunità e fare in modo che vi sia più collaborazione e sia più facile dialogare con la polizia per tutti». Continua il presidente: «Non c’è una contraddizione fra sostenere il rispetto della legalità e il rispetto dell’eguaglianza». Poi il riferimento alla riforma della giustizia e alle armi: «Abbiamo attacchi come questi, ancora più letali, quando ci sono in giro armi così potenti. Anche di questo dovremo discutere nei prossimi giorni».

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