Mondo

Nizza, fischi a Valls: «Dimissioni». Il premier:…

  • Abbonati
  • Accedi
Ancora 19 in pericolo di vita

Nizza, fischi a Valls: «Dimissioni». Il premier: ««Sventato attacco prima di Euro2016»

Il premier francese Manuel Valls alla commemorazione (Ap)
Il premier francese Manuel Valls alla commemorazione (Ap)

Il procuratore di Parigi, Francois Molins, ha confermato il bilancio della strage del 14 luglio: 84 morti, 74 feriti ancora ricoverati in ospedale, di cui 28 in rianimazione. Tra questi, 19 sono ancora in pericolo di vita. Settantuno delle 84 vittime dell'attentato sono state formalmente identificate, mentre 13 non hanno ancora un nome certo. Molins ha precisato, che in base agli elementi d’indagine finora raccolti, appare chiaro che l’attentato sia stato premeditato e preparato nei giorni precedenti all'azione del giovane tunisino, che lasciò una cauzione da 1.600 euro per noleggiare il camion. Mohamed Lahouaiej-Bouhlel aveva fatto un «sopralluogo» sulla Promenade des Anglais e aveva avuto il 4 luglio il primo contatto con l'azienda di noleggio del camion usato per la strage.

Questa mattina il ministro degli Interni francese Bernard Cazeneuve ha dichiarato che il collegamento tra lo stragista e le «organizzazioni terroristiche», in particolare il gruppo jihadista del sedicente Stato islamico, che ha rivendicato l'attacco, «non è ancora stato accertato dall'inchiesta». Le modalità operative - ha però riconosciuto Cazeneuve, intervistato alla radio Rtl - corrispondono a quelli che sono i messaggi di Daesh». Non si può escludere, quindi, «che un individuo squilibrato e molto violento (...) si sia lanciato a un certo punto, con una rapida radicalizzazione, in un crimine assolutamente mostruoso».

E se nulla permette di accertare che il terrorista giurò fedeltà all'Isis dall'analisi del suo computer emerge «un interesse sicuro e recente« per il radicalismo islamico. A un amico disse «che non capiva perché l'Isis non potesse avere diritto a un territorio», ha continuato il procuratore Molins, aggiungendo: su internet, ha consultato, tra l'altro, «video violenti», tra cui «decapitazioni», «cadaveri dello Stato islamico», «canti» dell'organizzazione terroristica, «brani del Corano». Sul motore di ricerca ha inserito diverse volte le chiavi di ricerca «orribile incidente mortale», «terribile incidente mortale», <video sconsigliato per le immagini cruente>. Nel suo cellulare è stato anche trovato un vecchio articolo di Nice Matin che parlava di un automobilista che si schiantò con la sua auto contro i tavolini di un bar. Lahouaiej-Bouhlel cercò anche di informarsi sulle festività organizzate sui fuochi d'artificio e le festività sulla promenade des Anglais.

Altri particolari sul profilo dell’attentatore: non era mai stato un fedele praticante, consumava maiale e alcol e aveva «una vita sessuale senza freni», ha detto il procuratore di Parigi. Però di recente, secondo la testimonianza di un amico, si fece crescere la barba attribuendole un »senso religioso», ha precisato Molins.

È stato confermato poi che è uno studente di soli 20 anni la terza vittima americana nella strage di Nizza. Si tratta di Nicolas Leslie, studente all'università di Berkeley. Come reso noto dalla stessa università, il giovane faceva parte di un gruppo di 85 studenti in viaggio di studio in Europa.

La contestazione a Valls
Quindicimila le persone scese in piazza oggi a Nizza, al Monument du Centenaire, a pochi passi dalla Promenade des Anglais, per un minuto di silenzio e una cerimonia in memoria delle vittime dell'attacco terroristico di giovedì scorso. Alta la tensione con fischi, “buu” e urla contro i politici, in particolare contro il premier Manuel Valls, che sono proseguiti a lungo prima e dopo il minuto di silenzio. Lunghi applausi invece per i vigili del fuoco. Valls ha definito «indegni» fischi e contestazioni, opera di una «minoranza».

Lo stesso Valls ha deposto una corona di fiori sul luogo in cui negli ultimi giorni in tanti hanno portato fiori e oggetti in segno di vicinanza alle vittime. Al termine del minuto di silenzio le migliaia di persone intervenute hanno intonato La Marsigliese e “Nizza la bella”, l'inno della città della Costa Azzurra. E però tra la folla decine di persone hanno urlato «assassini» e «dimissioni» nei confronti di Valls e degli altri esponenti del governo. Valls era accompagnato dal ministro della Sanità, Marisol Touraine, e da sottosegretario incaricato dell'assistenza alle vittime, Juliette Méadel.

Il presidente François Hollande, relativamente defilato dopo l'attentato del 14 luglio, ha scelto di osservare il minuto di silenzio tra le forze dell'ordine nel ministero degli Interni a Parigi.

L’attacco sventato prima di Euro 2016
Il premier francese, Manuel Valls, intervistato da BFM-TV, ha confermato che un attentato “particolarmente sanguinario” è stato sventato “subito prima” dell'Euro 2016, ossia gli europei di calcio svoltisi in Francia. Valls non ha fornito altri particolari sulla circostanza. E in merito alle contestazioni della mattinata il primo ministro ha detto: «Siamo in guerra, certo una guerra non convenzionale ma pur sempre una guerra» e ci potrebbero «essere delle repliche», ricordando di aver già detto che «ci saranno altre vittime innocenti». Nell’intervista il capo del governo ha quindi invitato il Paese a «non spaccarsi», a «non dividersi», perché è proprio quello che cercano i terroristi. Ha infine assicurato che la Francia «vincerà sull'Isis».

Telefonata anonima e minacce
Nuove minacce di morte e di ulteriori attentati in città e al suo vice sindaco reggente Christian Estrosi sono arrivate dopo la cerimonia in ricordo delle vittime della strage, con una telefonata anonima, registrata alle 12.30 al numero verde di servizio ai cittadini «Allô Mairie». Secondo un comunicato del municipio «sono state immediatamente allertate la polizia nazionale e la prefettura, con tutti i dettagli della chiamata». Secondo le prime informazioni l'autore potrebbe essere una persona già nota agli inquirenti.

Nella giornata delle festa nazionale francese, 84 persone sono state uccise e 300 ferite, falciate dal tunisino Mohamed Lahouaiej-Bouhlel al volante di un camion. Il terzo grande attentato in Francia in 18 mesi ha provocato forti critiche dell'opposizione di destra e di estrema destra nei confronti del governo, accusato di non aver condotto una lotta efficace al terrorismo.

Strage di Nizza, primo ministro Manuel Valls duramente contestato

© Riproduzione riservata