Mondo

Spari e terrore a Monaco: 9 vittime, 21 feriti. La polizia: il…

  • Abbonati
  • Accedi
L’omicida è un diciottenne tedesco di origine iraniana

Spari e terrore a Monaco: 9 vittime, 21 feriti. La polizia: il killer si è ucciso

(Ap)
(Ap)

Spari e terrore nel centro commerciale Olympia di Monaco di Baviera, in Germania. Si tratterebbe, secondo la polizia locale, di un attacco dal movente ancora ignoto, durante il quale a sparare sarebbe stata una sola persona, un giovane (18 anni) tedesco di origine iraniana, mai segnalato prima alle forze dell’ordine. Secondo il tabloid inglese Daily Mail si chiamava Ali Sonboly, il padre del ragazzo é un tassista e la madre lavora nella catena di grandi magazzini Karstadt. La notizia del suicidio del giovane è stata confermata a tarda notte su Twitter dalla stessa polizia di Monaco («trovato un uomo che si è ucciso, Riteniamo che sia l’unico ad avere sparato»). L’attentatore sarebbe stato ritrovato in un parco a «circa un chilometro» dal centro commerciale; l’avvicinamento al corpo è avvenuto con un robot per la presenza di uno zaino che avrebbe potuto contenere esplosivo. Le forze dell’ordine hanno anche messo fine, «con cautela», allo stato di allerta e poi ha tenuto una conferenza stampa. «L'avvertimento a non uscire di casa è stato revocato. Gli autobus camminano di nuovo». Ci sarebbe una ventina di feriti almeno, sempre secondo la polizia.

Il ministro alla Cancelleria federale Peter Altmaier (equivalente in Italia al sottosegretario alla presidenza del Consiglio) aveva rafforzato già in serata l’ipotesi che l’azione, iniziata poco prima delle 18 di venerdì, sia stata condotta da un solo killer: «Al momento abbiamo la sicurezza di una persona. Non sappiamo con sicurezza se questa persona avesse dei complici». Con riferimento ai motivi o alla origine dello o degli attentatori, «non escludiamo alcuna ipotesi». Secondo la polizia ci sarebbero circa un centinaio di testimoni oculari dell’accaduto.

Le forze dell’ordine subito dopo la sparatoria avevano invitato la popolazione della città bavarese a restare in casa: «La situazione è ancora incerta», avevano scritto sull’account Twitter. Fermi, quindi, per circa otto ore i mezzi pubblici, mentre la Deutsche Bahn ha reso noto che la stazione centrale di Monaco era stata evacuata. Sono state dispiegate le unità speciali antiterrorismo: si tratta degli uomini dei corpi della GSG9 e della BFE.

La polizia, per facilitare la raccolta di informazioni, ha aperto una piattaforma informatica su cui ha chiesto di caricare tutti i video e le foto ripresi durante la strage. Sono stati inviati verso la città rinforzi anche dall'Assia, dal Baden-Württemberg e dall'Austria.

Nella notte, la tensione ha iniziato gradualmente a scemare: secondo testimoni oculari, dopo ben quattro ore la polizia avrebbe permesso alle persone che erano rimaste intrappolate in un supermercato di uscire. Chi si era asserragliato nei locali in cui si trovava al momento della letale sparatoria avrebbe a sua volta cominciato a riaffacciarsi all'esterno. Alcuni si sarebbero addirittura seduti ai tavoli all'aperto di bar e ristoranti del centro, per tentare di stemperare l'ansia e rifocillarsi. 

Durante l’attacco l’attentatore o uno di essi avrebbe preso di mira i bambini che si trovavano all'interno del McDonald's, dove sembra sia iniziata la sparatoria: lo ha riportato uno dei testimoni oculari citati dalla Cnn.

La tv N24 ha mostrato un video in cui un cittadino mentre riprende la scena, dal tetto del palazzo adiacente al centro commerciale, insulta pesantemente il killer chiamandolo con l'equivalente tedesco di «stronzo».

Lo scambio fra i due avviene in dialetto bavarese. L'attentatore dice «sono tedesco», nato in Germania, in un quartiere povero e abitato da percettori di sussidio pubblico (Harz IV). Lo scambio è molto vivace. L'attentatore dice di essere stato in cura; il cittadino lo insulta dicendogli che quello è il luogo dove dovrebbe stare, «in cura psichiatrica». La Cnn ha citato la testimonianza di una donna che ha raccontato di essere al McDonald’s nel centro commerciale, teatro dell'attacco. La donna ha riferito di aver udito dei colpi e di aver visto un uomo «uccidere dei bambini che erano lì a mangiare», aggiungendo che l'uomo armato ha gridato «Allahu Akbar» (Dio è grande).

La polizia di Monaco ha invitato con un tweet a non fare «speculazioni» sulla sparatoria al centro commerciale Olympia. La matrice dell'attentato non è ancora chiara, ha inoltre spiegato una fonte citata dalla Bild, sottolineando che non ci sono ancora certezze su un possibile attacco di terroristi islamici o di esponenti dell'estrema destra locale.

«Testimoni hanno riferito di tre persone con armi da fuoco», scrive la polizia di Monaco sulla sua pagina Facebook . Le forze dell’ordine non hanno idea di dove siano, e la situazione resta incerta: «Non sappiamo dove si trovano gli attentatori», dice a un’agenzia di stampa un portavoce. Gli agenti hanno isolato un ampia zona attorno al centro commerciale Munich Olympia dove vi è stata la sparatoria, esortando la popolazione «a evitare la zona». Un testimone che ha parlato in diretta streaming, secondo quanto riferisce Sky News ha detto che l'uno degli autori della sparatoria è fuggito in una stazione del metro. «L'ho visto entrare in una stazione metro - ha detto - Non ho una sua descrizione. La polizia lo sta cercando».

La sparatoria di Monaco è iniziata alle 17.52 in un fast food del centro commerciale Olympia. Lo ha reso noto Thomas Baumann, vice portavoce della polizia del capoluogo bavarese. Per precauzione la metropolitana è stata completamente bloccata in tutta la città di Monaco. «La polizia è molto nervosa, gruppi di 10-12 poliziotti pattugliano la zona dove è avvenuta la sparatoria e si muovono armi alla mano in tutte le direzioni», riferisce un reporter della tv pubblica bavarese BR che è sul luogo.

Sul posto sono giunte le truppe speciali, pompieri e decine di ambulanze. «L'intera zona attorno al centro commerciale Olympia è stata evacuata, l'azione della polizia è in corso». Le forze dell’ordine hanno invitato fino a tarda sera a non pubblicare immagini dell'operazione in corso su Internet o sui social. «Niente foto o film. Aiutano gli attentatori», si legge in un tweet. E ancora: «Mostrate rispetto per le vittime».

Per seguire gli sviluppi della sparatoria a Monaco di Baviera, il ministro dell'Interno tedesco Thomas De Maiziere ha interrotto le sue vacanze ed è tornato a Berlino dove, in Cancelleria, c'è la cancelliera Angela Merkel. Lo riferiscono media tedeschi. Per sabato mattina Angela Merkel ha convocato una riunione del Comitato federale ministeriale di sicurezza.

In tarda serata, ha parlato il presidente tedesco Joachim Gauck: «Dobbiamo essere tutti uniti e dare il massimo appoggio a chi protegge e salva le vite». Lo ha dichiarato il presidente tedesco Joachim Gauck dopo la strage di Monaco. Il presidente dice di essere «vicino ai feriti ed ai parenti delle vittime». «Facciamo tutto quello che possiamo per continuare a vivere la nostra vita di sempre. Non dobbiamo permettere ai terroristi di raggiungere l'obiettivo di alterare il modo in cui la nostra società vive», ha detto ancora il ministro della Cancelleria, Altmaier.

© Riproduzione riservata