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«Votate Hillary». Per Sanders i fischi e le proteste dei suoi…

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«Votate Hillary». Per Sanders i fischi e le proteste dei suoi sostenitori

Sostenitori di Bernie Sanders (Afp)
Sostenitori di Bernie Sanders (Afp)

FILADELFIA - Una pioggia di fischi e proteste. Di “booo”. Bernie Sanders non è abituato a questo; anzi, è abituato a essere portato sugli scudi come portabandiera e ispiratore di un movimento di trasformazione politica. Ma questo è accaduto oggi ai margini della Convention democratica a Philadelphia: Sanders, parlando ai suoi sostenitori, ha cercato di lanciare un appello all'unità per sconfiggere Donald Trump e eleggere il ticket Hillary Clinton-Tim Kaine alla Casa Bianca a novembre. Un appello che non e' andato giu' ai suoi, i quali hanno inscenato una contestazione che potrebbe ripetersi quando Sanders chiudera' la prima serata della Convention con un atteso intervento davanti ai 4.700 delegati riuniti alla Wells Fargo Arena, in parte tuttora sanderisti.

La contestazione ha dimostrato come molti democratici siano ancora distanti dall'offrire un sostegno incondizionato a Hillary. La priorita' assoluta, “immediata, oggi”, e' quella di “sconfiggere Donald Trump eleggendo Hillary Clinton e Tim Kaine”, ha dichiarato Sanders. E tanto e' bastato a scatenare le ire. Lui ha risposto cercando di placarle senza sminuire la valenza del movimento al quale ha dato i natali: “Questo è il mondo reale nel quale viviamo», ha detto. E ha invitato tutti a sostenere candidati locali affini alle idee progressiste portate avanti durante la campagna - almeno cento ha dato come obiettivo - per continuare a trasformare da dentro il partito democratico.

Poi è tornato al tema forte, l'attacco a Trump, che da giorni, compreso oggi, rivolge inviti ai sanderisti perché votino lui piuttosto che Hillary. «È un bullo e un demagogo», ha accusato. Che ha fatto di istanze «bigotte e di odio i pilastri della sua campagna». Ancora: «È un pericolo per il futuro del Paese, deve essere sconfitto e io intendo fare tutto ciò che posso perché sia battuto». Imperterriti, però, i suoi sostenitori hanno continuato a insistere su uno slogan e una speranza, seppur ormai impossibile: «We want Bernie», vogliamo Bernie.

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