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Hollywood vota per Hillary e accusa Trump di essere solo uno showman

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la convention democratica

Hollywood vota per Hillary e accusa Trump di essere solo uno showman

FILADELFIA - Se le elezioni americane fossero davvero solo uno spettacolo, i democratici quest'anno non avrebbero difficoltà a vincere a man bassa.
Lo star power della Convention in corso al Wells Fargo Center imbarazza i rivali repubblicani, che alla Quicken Loans Arena di Cleveland, in Ohio, sul palco hanno messo in scena anzitutto uno show di divisioni insanabili con un cast di attori di dubbia qualità.

Gli ospiti d'onore del partito dell'Elefante avevano nomi che anche la leggendaria memoria del loro animale simbolo farebbe fatica a ricordare, come Antonio Sabato jr, modello italo-americano di biancheria intima e volto da soap opera. L'eccezione, naturalmente, è stata il loro candidato, Donald Trump. Il quale prima che in politica aveva sfondato proprio sul piccolo schermo, dovendo la sua fama, checchè lui dica, assai più ai reality show televisivi, The Apprentice su tutti, che alla sua carriera di uomo d'affari o costruttore.

Lo show business, quello vero, mantiene invece oggi più che mai la sua fede democratica. Nei giorni della Convention del partito a Philadelphia hanno fatto o faranno la loro comparsa, per fare solo alcuni nomi, musicisti del calibro di Paul Simon, Alicia Keys, Katy Perry e Lady Gaga. Comici come Sarah Silverman, protagonista di un duetto con il senatore del Minnesota (ed ex comico) Al Franken. Nonché attori e registi quali Meryl Streep - ieri sera intervenuta davanti ai delegati nella stessa serata dell'ex presidente Bill Clinton per celebrare la storica prima nomination di una donna alla Casa Bianca - e ancora Elizabeth Banks, Lena Dunham, America Ferrera, Eva Longoria e Shailene Woolley.

Dunham e Ferrera sono anche state protagoniste di una stoccata a Trump. Ci domandano perchè qualcuno dovrebbe mai dare retta in politica a personaggi dello spettacolo, hanno incalzato. E hanno concluso: bisogna chiederlo a Trump.

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