Il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker, ha nominato l’ex commissario francese Michel Barnier responsabile della task force dell’esecutivo europeo per il negoziato con il Regno Unito sulle condizioni di uscita dall’Unione europea.
Barnier - ricordano le agenzie e i conoscitori di cose europee - ha un contenzioso “storico” con il Regno Unito. Al momento della sua nomina a responsabile dei servizi finanziari per la Commissione Barroso, nell’inizio 2010, l’ex ministro francese dovette contrastare l’ostilità della “city” londinese, da sempre insofferente a quello che considerava un eccesso di regolamentazione sui mercati, e in questo caso all’idea che proprio un francese fosse il commissario preposto.
Ora, sei anni e mezzo dopo, lo stesso Barnier è chiamato dal presidente Juncker a guidare il negoziato sull’uscita del Regno Unito dall’Ue. La storica rivalità franco-britannica, peraltro, si è colta nelle settimane successive al voto al referendum sulla Brexit nelle dichiarazione dei politici francesi, forse i più “duri” sulla necessità di accelerare i tempi dell’uscita e di non concedere molto a Londra sulla questione della permanenza nel mercato unico. La stessa linea del presidente Juncker, che non a caso ha scelto proprio un francese per l’incarico di capo negoziatore.
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