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Tunisia verso unità nazionale dopo sfiducia al governo Essid

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consultazioni a tunisi

Tunisia verso unità nazionale dopo sfiducia al governo Essid

Il premier Habib Essid e il suo governo sfiduciati dal Parlamento del Bardo
Il premier Habib Essid e il suo governo sfiduciati dal Parlamento del Bardo

Dopo la sfiducia inferta dal Parlamento al governo tunisino di Habib Essid, lunedì partono le consultazioni del capo dello Stato, Beji Caid Essebsi per la nomina di un (nuovo) premier incaricato a formare la futura squadra di governo.

L’articolo 89 della Costituzione tunisina concede al premier incaricato dieci giorni di tempo per creare un nuovo esecutivo.

Nel frattempo il governo di Habib Essid sfiduciato ieri in aula (con 118 voti contrari e solo 3 a favore) gestirà solamente gli affari urgenti in attesa dell’insediamento della nuova squadra che sarà, secondo il volere del presidente della Repubblica, che nel giugno scorso ha lanciato personalmente l’iniziativa, un governo di unità nazionale per essere in grado di accelerare le riforme, affrontare la grave crisi economica, la disoccupazione, e l’allarme sicurezza in Tunisia, Paese pesantemente colpito dal terrorismo islamico.

Il governo Essid
Il governo Essid è rimasto in carica dal gennaio 2015 a ieri con un rimpasto nel gennaio 2016, effettuato per rendere più efficace l’azione del governo, mossa
che evidentemente non ha avuto successo.

Già a giugno infatti i leader dei quattro partiti della coalizione (Nidaa Tounes, Ennhadha, Union Patriotique Libre e Afek Tounes) avevano annunciato la loro intenzione di sfiduciare il premier. Infatti ieri il Parlamento tunisino del Bardo
ha negato la fiducia al premier con 118 voti contrari, 3 a favore e 27 astenuti.

Sarà interessante vedere - scrive Ansamed - come sarà ripartito il numero dei ministeri ai singoli partiti nel nuovo governo: l’islamico Ennhadha, ad esempio, primo attualmente in quanto numero di deputati in Parlamento, seppur seconda forza politica del Paese, ha già fatto sapere che pretenderà una distribuzione dei posti nel governo secondo la propria rappresentanza in aula.

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