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Dai migranti a Brexit, un’agenda fitta per Ventotene

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l’incontro di ventotene

Dai migranti a Brexit, un’agenda fitta per Ventotene

È “l’Europa dei Valori” quella che Matteo Renzi vuole rilanciare da Ventotene lunedì prossimo insieme ad Angela Merkel e François Hollande da bordo della portaelicotteri Garibaldi. Il nuovo incontro del “direttorio” a tre Germania, Francia e Italia segue quello di Berlino di fine giugno subito dopo la Brexit e si prefigge di preparare il terreno dell’incontro a 27 di metà settembre a Bratislava sugli effetti dell’uscita di Londra dall’Unione europea. Il vertice ha in agenda i temi delle grandi sfide dell’Europa oltre alla Brexit: la sicurezza interna ed esterna viste come facce della stessa medaglia, assetti unitari per la difesa europea, lotta al terrorismo, crisi dei migranti e rilancio degli investimenti.

Niente affatto casuale la scelta di tenere il vertice e la successiva conferenza stampa a bordo della Garibaldi attualmente la “flagship” della missione europea EunavforMed per la gestione della crisi dei migranti e la lotta agli scafisti. Ma Renzi vorrebbe trasformare l’appuntamento anche in un’occasione di riflessione per rilanciare il progetto europeo proprio nell’isola dove fu concepito il manifesto per l’Europa federalista e dove i tre capi di Stato e di Governo renderanno un breve omaggio alla tomba di Altiero Spinelli. Non è escluso che Merkel e Hollande possano essere ricevuti da Renzi già domenica sera a Napoli ma su questo non si hanno conferme da parte del Governo italiano anche per motivi di sicurezza che hanno imposto misure di “filtraggio” degli arrivi dei turisti a Ventotene e chiusura dello spazio aereo. Ieri Renzi ha avuto colloqui telefonici sia con la Merkel sia con Hollande per una «messa a punto tecnica» del vertice e per un giro d’orizzonte sugli scenari di crisi internazionali (come Libia e Siria) nonchè sulla situazione economica europea.

Sul primo punto in agenda, ossia la Brexit, tutti vogliono evitare il rischio di emulazione della Gran Bretagna, da parte di altri Stati ma sui tempi per l’uscita definitiva della Gran Bretagna dalla Ue i pareri sono discordi. Mentre Renzi vorrebbe accelerare l’uscita, la Merkel sembra disposta a concedere più tempo agli inglesi. Tutti però sono d’accordo nel serrare le fila.

Più nel concreto Renzi cercherà di stringere con Merkel e Hollande un accordo su alcuni punti qualificanti come la crescita e gli investimenti anche per allontanare il rischio dell’Italia torni ad essere guardata di nuovo come “malato della Ue” ossia come viene descritta da alcuni quotidiani inglesi negli ultimi giorni. Si cercherà poi di dare concreto seguito ai tre punti sottoscritti a fine giugno a Berlino ossia: lavoro e giovani con maggiori fondi per creare uno spirito europeo e misure contro la disoccupazione. Sulla sicurezza e difesa c’è il progetto della polizia di frontiera europea, che dovrà essere operativa entro la fine dell’anno. Sulla difesa nessuno si fa grandi illusioni di creare un vero esercito europeo e il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha già fatto circolare negli ultimi tempi un “non paper” per un lavoro coordinato tra un primo gruppo di Paesi Ue che definisca assetti comuni come naturale prosecuzione della European Global Stratgey on Foreign and Security Policy, con la creazione di nuovi meccanismi decisionali a livello europeo per un più efficace contributo alle missioni internazionali e forme di cooperazione più avanzate di lungo termine valorizzando i centri di eccellenza esistenti. Infine il capitolo crescita e investimenti, con il rilancio del piano varato da Juncker e l’adozione di qualche prima misura, forse già a Bratislava.

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Non si esclude che l’occasione possa essere utilizzata per un confronto a due, fra Renzi e la Merkel e sulla futura manovra finanziaria italiana e la richiesta di maggiori margini di flessibilità. Ma di questi temi Renzi e Merkel parleranno più nel dettaglio (insieme ai ministri economici) il 31 agosto a Maranello nel vertice bilaterale Italia-Germania.

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