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In Giappone una donna per la prima volta a capo dell'opposizione

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Renho Murata, 48 anni

In Giappone una donna per la prima volta a capo dell'opposizione

TOKYO – Il principale partito di opposizione in Giappone, il Partito Democratico, si affida per la prima volta a una donna – relativamente giovane e con un padre taiwanese - per cercare di risalire la china e diventare una alternativa credibile al Partito Liberaldemocratico del premier Shinzo Abe.

«Sfideremo l'amministrazione Abe non criticando ma con una capacità di avanzare serie proposte alternative» , ha dichiarato Renho, 48 anni, che ha battuto di larga misura alla convention del partito i candidati rivali Seiji Maehara e Yuichiro Tamaki.

Il partito aveva bisogno di un volto nuovo per riacquisire credibilità, dopo la gravissima sconfitta elettorale che alla fine del 2012 aveva messo fine a un travagliato periodo di tre anni in cui aveva interrotto il dominio dei liberaldemocratici nella vita politica del Paese.

Renho è al terzo mandato come esponente della Camera Alta e si è fatta una notorietà nel rendere la vita difficile ai burocrati. È stata anche al governo come ministro per le riforme amministrative. Nel suo programma, c'è la difesa a oltranza dell'articolo 9 della Costituzione (la clausola ultrapacifista) contro ogni tentativo di abrogazione.

Il suo nome intero è Renho Murata ma si fa chiamare solo Renho. Acquisì la cittadinanza giapponese a 17 anni e fu eletta per la prima volta alla Camera Alta nel 2004. Martedì scorso aveva dovuto ammettere di aver conservato anche la cittadinanza taiwanese, dichiarando di non averne avuto consapevolezza e di aver già iniziato le procedure per rinunciarvi.

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