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Libia, violenti scontri per il controllo dei terminal petroliferi. Stop…

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IN CIRENAICA

Libia, violenti scontri per il controllo dei terminal petroliferi. Stop all’export

Afp
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Violenti scontri sono ripresi oggi nell’Est della Libia per il controllo di alcuni cruciali terminal petroliferi. La battaglia ha coinvolto i terminal di Ras Lanuf e Sidra. Le foto pubblicate sui social network mostrano una cisterna in fiamme. Un carico di petrolio per l'export è stato annullato: era il primo da fine 2014. I due porti sono contesi tra le forze di Tobruk fedeli al generale Khalifa Haftar - l’Esercito di liberazione nazionale - e la fazione delle Guardie delle installazioni petrolifere guidate da Ibrahim Jathran, fedeli al governo di unità nazionale guidato da Fayez el Sarraj. I caccia di Tobruk hanno colpito diversi obiettivi.

Nel pomeriggio Muftah al-Muqarief, portavoce delle forze militari fedeli al governo di Tobruk, ha annunciato che l'offensiva delle forze fedeli al governo di Tripoli per la riconquista della cosiddetta «mezzaluna petrolifera» è fallita e che la situazione nei due terminal è tornata sotto controllo. Le Guardie delle installazioni petrolifere avevano preso possesso dei terminal nel 2011, dopo la morte dell’ex dittatore Gheddafi, ma li hanno persi dopo gli scontri dell’11 e 12 settembre per mano delle forze del generale Haftar.

La National Oil Corporation (Noc) aveva in programma di far ripartire i primi carichi di petrolio destinati all’export dopo anni di blocco ma per il momento ha dovuto sospendere le operazioni. Operazioni che tuttavia potrebbero riprendere una volta che la situazione sul campo si sarà stabilizzata. Tra i porti in questione c’è Ras Lanuf, capace di movimentare 220mila barili al giorno: era fermo da oltre due anni. Gli altri sono El Sider, il maggior terminal petrolifero del paese, con una capacità teorica di 447mila barili al giorno (oggi in gran parte compromessa), Marsa el Brega e Zueitina. Una petroliera che stava caricando il greggio al porto di Ras Lanuf, ha comunicato la Noc, si è ritirata a una distanza di sicurezza dal luogo in cui sono avvenuti gli scontri tra le fazioni rivali.

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