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America e Asia24

Clinton-Trump: un terzo degli elettori aspetta il dibattito di stasera per decidere

Occhi puntati sui sondaggi che scaturiranno dal primo dibattito presidenziale americano di questa sera: oltre un terzo degli elettori dice che sarà profondamente influenzato dalla performance dei due aspiranti alla Casa Bianca (e il termine performance è inevitabile con Donald Trump). Il Wall Street Journal e la rete televisiva Nbc hanno rilevato la straordinaria attesa e incertezza del 34% degli iscritti in occasione del faccia a faccia di lunedì sera tra il candidato democratico Hillary Clinton e il repubblicano Trump. Con un leggero vantaggio per Clinton, che guida anche nei sondaggi popolari nazionali di circa tre-sei punti.

Per la precisione, il 37% dei votanti repubblicani considera il dibattito alla Hofstra University a Long Island, nella patria politica di entrambi i candidati a New York, cruciale ai fini della decisione da prendere alle urne dell'8 novembre. Per converso tra i democratici il contingente tuttora preda di dubbi è del 31 per cento.

Ma se Trump potrebbe giocare al dibattito la partita della sua vita (politica), la posta in gioco è elevata per tutti e due i pretendenti. Forse cento milioni di persone saranno incollate ai teleschermi, una cifra che batterebbe il record per un incontro presidenziale, finora detenuto dagli 80 milioni del duello tra Ronald Reagan e Jimmy Carter.

Clinton ha molto da guadagnare da un successo nel confronto diretto, perché alcune delle fasce di elettori sulle quali di più conta sono tra quelle più indecise e ansiose. Tra gli ispanici la stima è del 49%, tra gli afroamericani del 42% e tra i giovani fino a 35 anni è del 29 per cento. Il candidato democratico ha bisogno della mobilitazione alle urne di questi elettori per assicurarsi un successo negli stati più combattuti, dalla North Carolina all'Ohio, fino alla Pennsylvania.

Sia Clinton che Trump avranno inoltre nel mirino i potenziali elettori dei candidati minori alla Casa Bianca, la verde Jill Stein e il libertario Gary Johnson. Soprattutto i sostenitori di quest'ultimo, che nei sondaggi riceve oggi oltre il 6% dei consensi con roccaforti in stati contesi quali il New Hampshire. Ben il 44% dei sostenitori di Johnson ha affermato di voler prestare grande attenzione al dibattito.

Clinton può invece contare su scelte ormai fatte da parte di due gruppi influenti e che dovrebbero vederla favorita: le donne bianche con una laurea e gli elettori che si definiscono “liberal”, progressisti. Tutti e due hanno percentuali di voto sicuro superiori al 70 per cento.

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