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Il re e quell’amore sconfinato per la mascotte reale…

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Bhumibol E IL SUO CANE

Il re e quell’amore sconfinato per la mascotte reale «trovatella»

Un aspetto curioso di Bhumibol Adulyadej, re di Thailandia scomparso oggi, è quello del suo sconfinato amore per la cagnetta Tongdaeng, investita in patria di un forte valore simbolico. Un affetto che ha spinto il re a condividere con la meticcia raccolta per strada nel 1988, e morta nel dicembre scorso, immagini ufficiali (nella foto), calendari e messaggi trasversali alla nazione. Nel libro “Khun Tongdaeng: The Inspiration”, scritto dal re nel 2002, il cane viene descritto come «rispettoso, dalle buone maniere, umile e attento al protocollo».

Un chiaro messaggio, secondo gli osservatori, per ricordare ai sudditi il posto che occupano in seno a una società molto gerarchizzata. La mascotte reale era anche protetta dalla legge, tanto che circa un anno fa re Bhumibol aveva fatto incarcerare un blogger per aver osato dileggiarla online (qui la notizia dal blog 24zampe).

Anche il New York Times è stato costretto a fare i conti con il pugno di ferro del governo thailandese: la censura di Bangkok ha colpito il quotidiano internazionale, impedendo la pubblicazione di un articolo che riferiva dell'arresto dell'operaio che aveva espresso “commenti sarcastici” sul cane del re (nella foto qui sopra la versione censurata del quotidiano).

La meticcia Tongdaeng è stata anche oggetto di un film di animazione, nelle sale a inizio dicembre 2015 per gli 88 anni del re. Per saperne di più su Tongdaeng, qui un altro post di 24zampe pubblicato in occasione della scomparsa della cagnetta.

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