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Retromarcia Fbi: assolve Hillary Clinton alla vigilia del voto

NEW YORK - È stato l'ultimo colpo di scena di queste incredibili elezioni americani del 2016: ieri sera l'Fbi ha eliminato ogni pregiudiziale contro Hillary Clinton, ribaltando di nuovo, a meno di 48 ore dalle elezioni, il tavolo della politica americana.

Improvvisamente, dopo la rincorsa forsennata degli ultimi dieci giorni, le chance di Donald Trump di vincere la Casa Bianca sono cadute di 10 punti. Gli integratori di sondaggi danno adesso a Hillary il 74% di probabilità di vincere la Casa Bianca contro il 25% per Donald Trump.

Fino a poche ore fa, prima dell'annuncio a sorpresa dell'Fbi, il rapporto era di 64,2 a 35,8. Dopo le nove sedute negative consecutive per l'indice S&P 500, un record dal 1980, la notizia porterà una ventata di ottimismo a Wall Street. Ha già portato a un rialzo gli indici asiatici, il peso messicano si è rafforzato e certamente anche gli indici europei apriranno in territorio positivo.

È stato James Comey, il Direttore del “Bureau” a dare l'annuncio direttamente al Congresso: «Lavorando giorno e notte abbiamo vagliato ogni email e verificato che non vi sono novità che giustificano una riapertura del caso». La maggioranza delle email, ha spiegato Comey a numerosi membri delle commissioni, erano private, corrispondenze fra Huma Abedin, l'assistente di Hillary Clinton e Anthony Weiner, l'ex marito sotto inchiesta dell'Fbi per uno scandalo sessuale. Le altre email erano duplicazioni di quelle già conosciute.

Dieci giorni fa era successo il contrario: l'Fbi aveva lasciato intendere in una lettera molto ambigua che forse qualcosa covava sotto le ceneri dell'inchiesta sull'emailgate. Si pensava che nel computer di Weiner e della Abedin potesse esserci qualcosa di grosso contro Hillary. Un annuncio di questa portata alla vigilia di elezioni storiche era senza precedenti. Ha scatentato polemiche di ogni genere in campo politico e giuridico. Soprattutto, ha deviato l'andamento delle elezioni, ha restituito vigore a Trump, ha creato difficoltà a Hillary, ha portato incertezza e turbolenze di mercato e ha creato un alone di incertezza sull'esito elettorale.

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Ora Comey ha fatto marcia indietro, ha invertito di 180 gradi la sua precedente posizione sollevando di nuovo un polverone nella capitale americana. È difficile immaginare che Comey possa restare al suo posto indipendentemente da chi vincerà la Casa Bianca del 2016 e già si parla di una legge per impedire colpi di testa simili a quelli di cui ha dato prova il capo dell'Fbi.

Il confronto elettorale dunque si riapre per Hillary e si chiude per Trump. Questo non esclude che vi possano essere sorprese dell'ultima ora e le reazioni sono state prevedibili in entrambi i campi di battaglia: «Siamo soddisfatti di questa notizia perché sapevamo che non poteva esserci nulla di nuovo in quelle email», ha detto un portavoce di Hillary. Trump invece, come suo solito, è sceso in campo direttamente: «È la solita congiura, il solito complotto, le elezioni sono truccate, fermateli!!», ha detto ai suoi fedelissimi. Ma la sua voce era meno ferma del solito.

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