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Jared Kushner, il genero di Trump verso un ruolo alla Casa Bianca?

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lo stratega elettorale di donald

Jared Kushner, il genero di Trump verso un ruolo alla Casa Bianca?

NEW YORK - Aveva promesso di tornare all'attività privata. Oggi invece, sente l'attrazione di quella pubblica: Jared Kushner, genero di Donald Trump per averne sposato la figlia Ivanka, sta esplorando con crescente insistenza la possibilità di un ruolo esplicito nell'entourage della prossima Casa Bianca del suocero.

Il 35enne Kushner, figlio di un ricco costruttore del New Jersey con trascorsi galeotti per evasione fiscale, ha oggi un proprio piccolo impero: i suoi investimenti comprendono fondi e la rivista New York Observer. Avrebbe però consultato avvocati sulla creazione di un blind trust dove collocare i suoi asset per evitare conflitti di interessi. E rinuncerebbe a qualunque salario federale per non incorrere nei divieti al nepotismo.

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Trump stesso lo sta incoraggiando a compiere il passo verso la Casa Bianca, impressionato dopo averlo visto all'opera durante la campagna elettorale e ora nella squadra di transizione come consigliere. C’è la sua mano dietro a purghe e riorganizzazioni in corso per rilanciare il team (tra lui, l'estromesso Chris Christie e i suoi alleati non corre buon sangue, anche perchè proprio Christie, quando era procuratore, fece condannare il padre).

Problema è che non è chiaro se sia possibile un ingresso di Kushner nell'amministrazione nel rispetto delle regole. Due norme federali sono sulla sua strada: quella già menzionata che vieta il nepotismo, cioè l'assunzione di parenti da parte di funzionari pubblici in qualunque capacità. E lo statuto che mette all'indice anche la possibilità di prestare servizi volontari se questi incorrono nelle maglie della legge.

Jared Corey Kushner è abituato al successo. Ha studiato sociologia alla New York University e a Harvard - dove è entrato senza difficoltà dopo donazioni multi-milionarie da parte del padre - prima di ereditare il business di famiglia nell'immobiliare, la Kushner Properties, e di rilevare il gruppo mediatico Observer Media.

La sua carriera è stata un susseguirsi di exploit. Tra il 2007 e il 2016 ha investito circa 7 miliardi di dollari in proprietà a New York City. Nel 2007, in particolare, mise a segno l'acquisizione record per un singolo palazzo negli Stati Uniti: 1,8 miliardi per il numero 666 sulla Quinta Avenue. Sempre quell'anno convinse il padre a vendere una quota in Aig prima della grande crisi, con un profitto da un miliardo. L'anno successivo ascende a chief executive del gruppo di famiglia. A soli 25 anni, cioè due anni prima, era già diventato editore comprando per dieci milioni l'Observer. Quei soldi sostenne di averli messi da parte durante gli studi, chiudendo a margine operazioni immobiliari.

L'Observer, un tempo una istituzione locale, è diventato oggi un foglio poco influente nell'intellighenzia newyorchese, ma appare avviato verso un ritorno in attivo dopo anni di difficoltà. Si è distinto per essere uno dei pochi giornali ad avere appoggiato Trump durante le primarie repubblicane.

Kushner - che ha sposato la figlia di Trump, Ivanka, nel 2009, in una cerimonia ebraica dopo la conversione della sposa alla sua fede - ha svolto un ruolo cruciale nella campagna di Donald Trump sul fronte digitale e, a volte, come manager di fatto dell'intero sforzo elettorale. Resta adesso da vedere se è alla vigilia di un nuovo salto di carriera, di un ingresso in grande stile alla Casa Bianca.

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