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Usa, si dimette il capo delle agenzie di intelligence Clapper

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il dopo trump

Usa, si dimette il capo delle agenzie di intelligence Clapper

James Clapper. AFP PHOTO / JIM WATSON
James Clapper. AFP PHOTO / JIM WATSON

James Clapper, il direttore del National Intelligence, che coordina 16 agenzie di spionaggio americane, ha rassegnato le dimissioni: lo ha annunciato egli stesso durante un’audizione davanti a una commissione del Congresso. Clapper, 75 anni, era in carica dall’agosto 2010 e nei mesi scorsi aveva fatto sapere che la sua esperienza al comando dell’intelligence americana sarebbe terminata con l’avvicendamento alla Casa Bianca e la fine del secondo mandato di Barack Obama. L’ex generale lascerà l’incarico a gennaio quando il presidente eletto Donald Trump entrerà in carica.

«Ha sempre dimostrato una grande capacità di valutazione e messo il bene del paese davanti a tutto» lo ha ringraziato il deputato democratico Adam Schiff durante l’audizione al comitato parlamentare per i servizi segreti. Clapper è strato a capo dell’intelligence in un periodo molto difficile che ha visto la nascita e il rafforzamento dello Stato islamico e l’offensiva terroristica jihadista in Europa e anche negli Stati Uniti. Ha dovuto inoltre affrontare le polemiche conseguenti alla scoperta delle informazioni raccolte dalla Nsa nella lotta al terrorismo con violazioni dei diritti alla privacy.

La figura del coordinatore delle agenzie di spionaggio e controspionaggio americane venne creata nel 2005 dall’allora presidente repubblicano George W. Bush e Clapper è stato il quarto direttore. Poiché il Director of National Intelligence risponde direttamente al presidente, è una consuetudine che rimetta l’incarico dopo un’elezione. Finora altri dirigenti di spicco delle agenzie

non hanno dato segnali di voler fare la stessa cosa, in primo luogo il direttore della Cia James Comey, finito nel mirino dei democratici durante la campagna elettorale per la gestione delle indagini interne sul mailgate di Hillary Clinton.

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