Mondo

Trump, appello all’unità nel giorno del Ringraziamento

  • Abbonati
  • Accedi
stati uniti

Trump, appello all’unità nel giorno del Ringraziamento

Donald Trump, Mike Pence e Betsy Devos (Afp)
Donald Trump, Mike Pence e Betsy Devos (Afp)

NEW YORK - Borse chiuse, 40 milioni di tacchini al macello, la grande parata di Macy's a New York: sono queste le grandi certezze del Thanksgiving, festa laica del ringraziamento che si celebra oggi in famiglia in America. A queste certezze, storiche, tuttavia, se ne è aggiunta un'altra: un nuovo video di Donald Trump per parlare del ringraziamento e per lanciare un appello all'unità nazionale: «La mia preghiera per questo Thanksgiving è che si possano superare le nostre divisioni e guardare al futuro come una nazione unita, accomunata da obiettivi condivisi e risultati comuni» .

Un altro giro di boa e un’altra virata dunque dalle posizioni estremiste che aveva sposato in campagna elettorale: «Abbiamo appena chiuso una campagna elettorale lunga e faticosa e le tensioni sfortunatamente non terminano in una notte. Ma la campagna elettorale è finita, e ora comincia una campagna nazionale per ricostruire il nostro Paese e rispettare la promessa di un'America che funzioni per tutti». «Chiedo a tutti di unirsi a me in questo sforzo». Il presidente eletto cita quindi Lincoln, che - ricorda - chiese ai cittadini americani «di parlare con una sola voce e con un solo cuore. Questo è quello che dobbiamo fare».

Il messaggio di Donald Trump per il giorno del Ringraziamento

Un nuovo segnale di apertura, di virata al centro da parte di Trump, che ha avuto ieri un suo contrappunto nel contesto della nomina di due donne e di un afroamericano per la sua amministrazione. Si tratta rispettivamente di Nikki Haley, la giovane e attraente governatore della Carolina del Sud per la carica di rappresentante permanente alle Nazioni Unite (grado di ministro) e Betsy DeVos, una donatrice di fondi elettorali del Michigan, esperta di didattica per la carica di segretario per la pubblica istruzione. E poi Ben Carson, l'afroamericano neurochirurgo che si ritirò dalle primarie per appoggiarlo.

Il giorno del Ringraziamento si festeggia sempre l'ultimo giovedì di novembre, una ricorrenza che gli americani festeggiano in famiglia, proprio come il presidente eletto Donald Trump, che si trova in Florida, nella sua proprietà di Mar-a-Lago, a Palm Beach.

Il presidente eletto Trump e l'agenda dei suoi primi 100 giorni

New York si è invece raccolta attorno alla sfilata di Macy's, che quest'anno compie 90 anni, hanno partecipato circa 3,5 milioni di spettatori, con oltre 50 milioni di telespettatori in maggioranza bambini incollati ai televisori. L'attrazione principale dell'evento sono i gonfiabili: circa 30 balloons giganti, che rappresentano i personaggi di cartoni animati e dei film del momento, hanno infatti fluttuato sulle strade di Manhattan. La parata inizia all'altezza della 77esima strada, per concludersi poi di fronte ai grandi magazzini Macy's, sulla 34esima.

Mercoledì alla Casa Bianca si è svolta la tradizionale cerimonia della grazia presidenziale a due tacchini, l'ultima per Obama. La tradizione risale al 1963, quando John Fitzgerald Kennedy scelse di non cucinare il tradizionale tacchino donato al presidente dalla National Turkey Federation.

Usa, Obama grazia due tacchini e ringrazia l'America

A salvarsi quest'anno sono stati Tater e Tot, due tacchini di 18 chili, cresciuti in Iowa. Dopo la cerimonia nel Rose Garden della Casa Bianca, i due tacchini trascorreranno il resto della loro vita nel “Gobblers Rest” (una “casa di riposo per tacchini”) nella Virginia Tech University.

Obama ha anche voluto ringraziare il popolo americano per la fiducia concessagli nel corso degli ultimi 8 anni, cogliendo l'occasione per ricordare i risultati ottenuti. Obama ha anche ricordato i valori alla base di questa ricorrenza: riconoscenza, solidarietà e compassione, valori alla base degli Stati Uniti stessi.

© Riproduzione riservata