Il “Giorno del Sole” (sabato) era passato senza provocazioni, colo con l'esibizione in una grande parata militare a Pyongyang delle conquiste tecnologiche del programma missilistico in corso. Questa mattina all'alba, il regime nordcoreano ha rinnovato la sfida agli Usa con il lancio di un missile, che però è fallito “quasi immediatamente”, come hanno indicato fonti militari americane. Anche l'intelligente sudcoreana ha reso noto che il test missilistico, effettuato dall'area di Simpo (sulla costa orientale del Paese, una base anche per i sottomarini) si sarebbe risolto in un completo fallimento.
Non è chiaro di che tipo di missile si sia trattato, ma viene escluso che sia stato un missile intercontinentale, che avrebbe provocato conseguenze imprevedibile vista la determinazione americana ad impedire che Pyongyang sviluppi una tecnologia balistica in grado eventualmente di colpire il territorio statunitense.
Si tratta del secondo test fallito nel giro di due mesi. Probabilmente il lancio di questa mattina intendeva - come successo in passato in occasioni simili - dare solennità alle celebrazioni in corso per il 105° anniversario della nascita del fondatore della nazione Kim Il Sung, oltre che mostrare che il regime non ha paura delle minacce di azioni militare unilaterale elevate dall'Amministrazione Trump. Il vicepresidente degli Statu Uniti, Mike Pence, da oggi sarà a Seul per consultazioni, nell'ambito di un suo lungo tour asiatico che lo porterà in Giappone martedì' (oltre che in Indonesia e in Australia). Intanto una parte della stampa giapponese ha criticato il premier Shinzo Abe per essere intervenuto ieri al tradizionale sakura party di primavera in un momento tanto grave di tensioni politiche eventi di guerra in Asia orientale.
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