DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI -I sondaggi confermano il rafforzamento di Emmanuel Macron in vista del ballottaggio di domenica. Secondo la rilevazione effettuata dall'Istituto Elabe per la televisione Bfm, l'ex ministro dell'Economia sarebbe al 62%, in rialzo di ben tre punti rispetto all'indagine condotta prima del violento dibattito televisivo di mercoledì sera. Gli esperti di Elabe spiegano che la progressione è dovuta principalmente all'aumento dei consensi da parte degli elettori che al primo turno hanno scelto il leader della sinistra radicale, Jean-Luc Mélenchon. . Il trend è confermato dal sondaggio realizzato da Ipsos per il quotidiano “Le Monde”, che assegna a Macron il 61,5% (in crescita di 2,5 punti rispetto all'ultimo condotto prima del confronto televisivo).
Macron ha già in mente il premier
Intanto Macron ha confermato di aver ormai scelto il premier del suo Governo, il cui nome sarà reso noto «appena dopo la cerimonia del passaggio dei poteri» all'Eliseo, che dovrebbe avvenire il 13 o il 14. Il candidato di “En Marche!” ha ribadito che «sarà una figura con esperienza in campo politico e le competenze per guidare una maggioranza parlamentare». Sarà d'altronde lui a «condurre la campagna per le elezioni legislative» di metà giugno.
Bayrou tra le opzioni
Il nome più scontato sarebbe quello del leader centrista François Bayrou, l'unico con cui Macron ha siglato un'alleanza elettorale e che, assicura l'ex banchiere d'affari, «avrà un ruolo importante nel progetto politico e di Governo». Ma non è detto che Macron non ci riservi altre sorprese. Tra gli altri nomi che circolano ci sono quelli del ministro socialista della Difesa (e presidente della Bretagna), Jean-Yves Le Drian, dell'ex sindaco di Parigi Betrand Delanoe, del sindaco di Lione Gérard Collomb.
Le Pen contestata a Reims
In quest'ultima giornata di campagna elettorale – dalla mezzanotte scatterà il silenzio precedente il voto - Marine Le Pen ha dal canto suo vissuto un'altra mattinata difficile. In visita, a sorpresa, alla simbolica cattedrale di Reims, insieme all'alleato Nicolas Dupont-Aignan, è stata accolta da una manifestazione di studenti, vicini alla sinistra radicale, con urla ostili, fischi e lancio di uova. Entrata precipitosamente nella cattedrale, protetta dal servizio d'ordine, ha dovuto poi uscire da una porta laterale.
D'altronde lo stesso sindaco della città, il neogollista Arnaud Robinet, aveva esplicitamente invitato la Le Pen a lasciar perdere. «Reims – ha scritto in un tweet il sindaco – è il louogo della riconciliazione franco-tedesca, una città di pace protesa verso l'Europa. Non perda tempo».
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