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Attentato nel centro di Kabul, almeno 80 vittime e 350 feriti

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ucciso autista della BBC

Attentato nel centro di Kabul, almeno 80 vittime e 350 feriti

AP Photos/Massoud Hossaini
AP Photos/Massoud Hossaini

Un attentato ha colpito l’area diplomatica di Kabul, nella zona centrale non lontano dal palazzo presidenziale e dalla sede della missione Nato “Resolute Support”, causando almeno 80 morti e 350 feriti. Quasi tutte le vittime sono civili e molti di essi sono dipendenti della compagnia di telefonia cellulare afghana Roshan, mentre fra le vittime vi è anche un autista dell'emittente britannica Bbc, e quattro reporter sono rimasti feriti: lo riporta la Bbc online. L'autista, Mohammed Nazir, lavorava per la Bbc Afghan da oltre quattro
anni. I quattro giornalisti rimasti feriti non sono in pericolo
di vita. Nell’attentato sarebbero rimasti feriti anche due dipendenti dell'ambasciata tedesca, dichiara la portavoce del governo tedesco Ulrik Demmer in conferenza stampa. Un addetto alla sicurezza afghano è rimasto ucciso, precisa la dichiarazione.

L’emittente 1TvNews segnala come l'esplosione abbia danneggiato anche l'edificio dove si trovano i suoi studi. L'emittente precisa che hanno subito danni anche le sedi della Azizi Bank e l'hotel Kabul Star. Intanto gli inquirenti osservano che gli attentatori hanno utilizzato un quantitativo enorme di esplosivo, tanto da far pensare a qualcosa di più di un'autobomba, come inizialmente si era creduto. Secondo quanto riferito dalla tv Tolo, l’attacco potrebbe essere stato realizzato con un'autobotte per il trasporto di acqua, imbottita di esplosivo. L'emittente cita al riguardo fonti dei servizi di intelligence afghani che stanno indagando sull'attacco e su uno scoppio che ha avuto una potenza particolarmente devastante, pur in un Paese dove gli attentati non sono infrequenti.

L’esplosione ha infatti danneggiato anche alcune sedi diplomatiche, come l’ambasciata francese e quella tedesca. Lo riporta la ministra francese per gli Affari europei, Marielle de Sarnez. A quanto si apprende da fonti della Farnesina, l'onda d'urto dell'esplosione di questa mattina a Kabul è stata avvertita anche nel compound della nostra ambasciata e dell'agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo. Tutto il personale messo in sicurezza sta bene e, in stretto raccordo con l'Unità di crisi della Farnesina, si è immediatamente attivato per le verifiche di rito. Danneggiato anche il palazzo dell’ambascata turca, anche se il ministero degli Esteri di Ankara precisa che non ci sono feriti tra il personale.

Si tratta del peggiore attacco nella capitale afghana da dieci mesi a questa parte.
L'esplosione è avvenuta alle 8.25 nella zona di Wazir Akbar Khan, un quartiere affollato che ospita molte ambasciate straniere e il palazzo presidenziale. Tra morti e feriti anche donne e bambini. È stato colpito anche un ufficio della società di telecomunicazioni Roshan, mentre più di 50 veicoli sono stati distrutti. Il numero di morti dell'attacco, che si è verificato durante la prima settimana del mese di digiuno islamico del Ramadan, potrebbe aumentare, poiché molti dei feriti sono in una condizione critica, ha detto il portavoce del ministero della Sanità afghano Ismail Kawasi. Tra i feriti, 65 sono già assistiti dall'ospedale di Emergency a Kabul. «E altre decine e decine sono in attesa al pronto soccorso», riferiscono fonti di Emergency in contatto con i medici sul posto.

Drammatiche le testimonianze: «Sembrava un terremoto», ha detto il 21enne Mohammad Hassan, testa fasciata e camicia bianca sporca di sangue, descrivendo il momento in cui l'esplosione ha colpito la banca dove stava lavorando. Alcuni corpi non sono riconoscibili.
Finora, nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità dell’attentato. Un portavoce dei talebani afghani, Zabihullah Mujahid, ha dichiarato che i combattenti del movimento (che si autodefinisce “Emirato islamico”) non hanno alcuna responsabilità nell’attacco terroristico e che i talebani afghani condannano questo genere di attacchi senza obiettivi specifici e che causano vittime civili.

La situazione nel Paese
Da quando la maggior parte delle truppe internazionali si è ritirata dall’Afghanistan alla fine del 2014, i talebani hanno guadagnato terreno. Ora controllano, secondo stime Usa, circa il 40% del Paese, anche se il governo del presidente Ashraf Ghani detiene tutti i capoluoghi provinciali.
Il presidente americano Donald Trump dovrà decidere in un prossimo futuro se inviare da 3.000 a 5.000 uomini per rafforzare la piccola missione Nato e il contingente statunitense, che in totale oggi ammontano a poco più di 13.000 soldati. Il comandante delle forze statunitensi in Afghanistan, il generale John Nicholson, ha detto ad un'udienza congressuale all'inizio di quest'anno che ha bisogno di diverse migliaia di soldati per aiutare le forze afghane a rompere la situazione di stallo con i talebani.

Il messaggio di Papa Francesco
«Avendo appreso con tristezza dell'abominevole attacco a Kabul e dei molti morti e gravemente feriti, Papa Francesco esprime le sue sentite condoglianze a tutti i colpiti da questo brutale atto di violenza». È quanto si legge in un messaggio di cordoglio inviato a nome del Papa dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin all'ambasciatore dell'Afghanistan in Italia dopo l'attentato di oggi a Kabul. Il Papa «raccomanda le anime dei defunti alla misericordia dell'Onnipotente e assicura al popolo afghano le sue incessanti preghiere per la pace». (f.s.)

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