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Brexit, dalla cena tra May e Juncker nessun passo avanti nei negoziati

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incontro a Bruxelles

Brexit, dalla cena tra May e Juncker nessun passo avanti nei negoziati

(Reuters)
(Reuters)

LONDRA - Un incontro “costruttivo e amichevole” che però non ha sbloccato l'impasse nei negoziati tra la Gran Bretagna e l'Unione Europea.
La cena a Bruxelles ieri sera tra la premier britannica Theresa May e il presidente della commissione Ue Jean-Claude Juncker, affiancati da Michel Barnier, negoziatore capo della Ue e da David Davis, ministro responsabile per l'uscita dalla Ue, si è conclusa dopo 90 minuti con un nulla di fatto.
In un comunicato congiunto diffuso ieri sera tardi dopo la cena insieme, la May e Juncker hanno affermato che dopo aver esaminato i progressi fatti finora hanno concordato che «i negoziati dovranno accelerare il passo nei prossimi mesi», ma senza spiegare come.

I tre punti in sospeso
Prima dell'incontro con Juncker e Barnier, la May aveva preparato il terreno con conversazioni al telefono con il presidente francese Emanuel Macron, con la cancelliera tedesca Angela Merkel e con il presidente irlandese Leo Varadkar. Secondo fonti diplomatiche però, al di là delle parole di rito, la May durante l'incontro non ha fatto proposte concrete per sbloccare i negoziati e in particolare non ha chiarito quanto Londra sia disposta a pagare per saldare il cosiddetto conto del divorzio da Bruxelles.

Il quinto round di negoziati la settimana scorsa si era concluso con uno stallo nelle trattative. Davis aveva continuato a parlare di progressi fatti, ma Barnier era stato molto chiaro nel parlare di blocco. La posizione della Ue è sempre stata la stessa: ci devono essere progressi sulle tre questioni chiave - accordo finanziario, diritti dei cittadini Ue residenti in Gran Bretagna e confine tra le due Irlande - prima di poter passare alla fase successiva.

L’Unione europea lascia aperto uno spiraglio

Londra sperava che al summit di questa settimana i leader dei 27 avrebbero dato il via libera all'avvio delle trattative sui rapporti futuri tra la Gran Bretagna e la Ue dopo Brexit e in particolare sugli accordi commerciali. Invece la Ue ha deciso che non sono stati fatti sufficienti progressi nei negoziati per passare alla fase successiva, ma ha anche lasciato aperta la porta alla possibilità di iniziare le trattative in dicembre.
Secondo la bozza della dichiarazione che i 27 leader renderanno nota venerdì dopo il summit, ottenuta da alcuni media, la Ue insiste sulla necessità di fare passi avanti su tutti e tre i punti chiave prima di poter discutere di accordi commerciali post Brexit. I 27 sembrano poco disposti a fare concessioni a Londra se il governo britannico non chiarirà la sua posizione e i suoi obiettivi.

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