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Trump, nuovo attacco a ministro Giustizia: non sono contento di lui

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PRIMA DEL VIAGGIO IN ASIA

Trump, nuovo attacco a ministro Giustizia: non sono contento di lui

Jeff Sessions ( Reuters)
Jeff Sessions ( Reuters)

Donald Trump vola in Asia, dove arriverà oggi per il suo viaggio di 12 giorni, ma al decollo non manca di accendere la miccia del dibattito politico. Torna a sbeffeggiare il suo ministro della Giustizia, Jeff Sessions, affermando nuovamente di non essere contento di lui, non escludendo di poterlo licenziare. Il punto è l'inchiesta sui presunti contatti con esponenti russi e la «linea di difesa» che Trump da tempo suggerisce è di guardare piuttosto all'operato dei democratici. L’inquilino della Casa Bianca aveva già provato a scaricare il ministro con un attacco dalle pagine del New York Times, per sentirsi rispondere da Sessions che «sarebbe rimasto al suo posto». Intanto continua il botta a risposta a distanza con la Corea del Nord: due bombardieri americani B-1B hanno sorvolato lo spazio aereo sudcoreano per prendere parte al ciclo di manovre congiunte al poligono di Pilsung, a ridosso del confine col Nord. Per l'agenzia nordcoreana Kcna l'arrivo dei supercaccia mostra gli Usa impegnati a «inscenare le prove di un attacco nucleare a sorpresa» contro la Corea del Nord.

Il viaggio più lungo dai tempi di Bush
Il viaggio di Trump è il più lungo mai svolto da un presidente americano in Asia dai tempi di George Bush padre nel 1992. Oltre al Giappone, Trump visiterà Corea del Sud, Cina, Vietnam e Filippine. Le ragioni principali della visita sono gli accordi commerciali e i rapporti con la Corea del Nord. «Parleremo di commercio - ha detto Trump - E parleremo ovviamente di Corea del Nord. Penso che sarà un viaggio molto proficuo». La trasferta è iniziata con una visita allo Uss Arizona Memorial, il memoriale dove è posizionata la nave che venne affondata dai giapponesi durante l’attacco di Pearl Harbor nel 1941. Trump ha disperso dei petali in acqua in onore delle vittime dell’attacco.

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