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Regling (Esm): la Grecia avrà bisogno di meno crediti del…

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Il direttore generale del Fondo salva stati

Regling (Esm): la Grecia avrà bisogno di meno crediti del previsto

Il Parlamento greco  cilluminato di arancio per la giornata per l’eleminazione delle violenze contro le donne
Il Parlamento greco cilluminato di arancio per la giornata per l’eleminazione delle violenze contro le donne

Colpo di scena nell’Egeo. Il direttore generale tedesco del Fondo salva stati (Esm), Klaus Regling, ha dichiarato che il programma di riforme in Grecia procede bene e che il Paese mediterraneo potrebbe aver bisogno di meno fondi di quanto previsto nel terzo piano di aiuti.

La Grecia ha concordato nel luglio 2015, dopo un referendum popolare, un nuovo programma di salvataggio del valore di 86 miliardi di euro, il terzo dal 2010, che scadrà nell'agosto 2018, in cambio di riforme radicali a base di tagli alla previdenza e aumento di tasse alle persone fisiche e sugli immobili. Alla fine di questo terzo piano di salvataggio, Atene dovrebbe riacquistare il pieno accesso ai mercati finanziari dopo alcuni tentativi di prova andati felicemente in porto sotto la sorveglianza delle istituzioni europee.

«Siamo lieti del fatto che l’ammontare dei fondi per la Grecia potrebbe essere significativamente inferiore a 86 miliardi di euro», ha dichiarato Klaus Regling in un'intervista rilasciata al principale quotidiano economico tedesco Handelsblatt, uscita lunedì, ma senza specificare nel dettaglio a quanto potrebbe ammontare la cifra del minor esborso.

I fondi non utilizzati potranno essere utilizzati per rimborsare altri creditori, ha aggiunto Regling. La riduzione del debito greco, pari al 179% del Pil, dovrebbe essere parte dei negoziati con i suoi creditori nei prossimi mesi, ma Regling ha detto che ogni discussione su questo tema era subordinata all’attuazione delle riforme e l'accordo di tutti i Paesi della zona euro.

La Grecia sta gradualmente tornando alla crescita e si prevede che superi il suo obiettivo di surplus di bilancio nel 2018, per il terzo anno consecutivo. Il governo Tsipras conta su un avanzo primario - cioè al netto del costo del debito - tra il 2,4% e il 2,5% quest'anno e il 3,7% nel 2018.

Il primo ministro greco Alexis Tsipras ha dichiarato a Die Welt questo fine settimana che il piano di salvataggio dovrebbe essere completato nei tempi previsti. «Questa avventura terminerà nell'agosto 2018», ha detto il premier greco.

Al gruppo di lavoro dell’Euroworking che si è riunito oggi a Bruxelles, il governo greco dovrebbe informare i creditori europei sui progressi della terza revisione del programma e sul bilancio 2018, che dovrebbe essere votato in Parlamento il 22 dicembre. Secondo fonti greche ed europee, tra cui lo stesso Regling, un accordo a livello di staff all’Eurogruppo del 4 dicembre è raggiungibile mentre la chiusura formale della revisione potrà avvenire all'Eurogruppo previsto il 22 gennaio, aprendo così la strada se tutto va bene per l'erogazione del prossima tranche di prestiti all'inizio del 2018. Il governatore della Banca di Grecia, Yiannis Stournaras, ha espresso il parere che gli stress test per le banche greche non comporteranno l'obbligo di nuovi aumenti di capitale. Speriamo abbia ragione perché altrimenti si riaprirebbero le danze della crisi.

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