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Gerusalemme capitale, Tillerson: «Solo fra 2 anni». Ma il…

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un morto nella striscia di gaza

Gerusalemme capitale, Tillerson: «Solo fra 2 anni». Ma il Medio Oriente è in rivolta

  • – di Redazione online
«Al Quds appartiene ai musulmani». Al Quds è il nome arabo di Gerusalemme. (Cartello di protesta a  Istanbul oggi )
«Al Quds appartiene ai musulmani». Al Quds è il nome arabo di Gerusalemme. (Cartello di protesta a Istanbul oggi )

Il capo della diplomazia americana, che recenti indiscrezioni indicano come il prossimo silurato da Donald Trump, dice che lo spostamento della capitale di Israele da Tel Aviv a Gerusalemme non è cosa immediata. Rex Tillerson, l’uomo che a proposito della sua prossima cacciata ha detto ai giornalisti «cambiate fonti», dichiara oggi che per trasferire l'ambasciata americana a Gerusalemme ci vorranno almeno due anni. Questo a poche ore dagli scontri che hanno fatto più di cento feriti fra i palestinesi ieri e un morto, un trentenne palestinese che manifestava nella Striscia di Gaza.

Il segretario di stato Tillerson, a Parigi per la conferenza sul Libano, ha anche
sottolineato come lo status finale di Gerusalemme sarà definito nei negoziati tra israeliani e palestinesi. Ha quindi dato un’altra forma all’annuncio shock di Trump, che probabilmente parlava più all’opinione pubblica americana che al Medio Oriente. Un mondo che aspetta solo di essere provocato per insorgere e protestare. Da Gaza, i fondamentalisti di Hamas hanno lanciato razzi, l’esercito israeliano ha reagito con i tank.

Non solo i Territori sono in fermento. Mentre il presidente della Tunisia, che difende il suo Islam moderato dalla minaccia estremista, tende la mano al leader palestinese Abu Mazen, si protesta a Baghdad, in Iraq, nel mercato di Islamabad, capitale del Pakistan. Centinaia di manifestanti sono,scesi in strada oggi nei campi profughi palestinesi a Beirut e a Tiro.

Si protesta anche in Egitto, un altro vecchio alleato americano alle prese con il fondamentalismo e le conseguenze del fallimento della primavera araba. All'uscita dalla moschea di Al Azhar al Cairo, luogo di culto del massimo centro teologico dell'islam sunnita, dopo la preghiera c'è stata una manifestazione di protesta di centinaia di persone contro la decisione americana di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele. Gli slogan, fra l'altro, inneggiavano ad “Al Qods”, il nome arabo di Gerusalemme, e alla sua moschea Al-Aqsa.

Al-Azhar, il più influente centro teologico e universitario dell'islam sunnita, ha segnalato in una nota di aver cambiato la foto di copertina della sua pagina Facebook sostituendo un precedente logo con la scritta “Gerusalemme araba” e l'immagine di una “bandiera della Palestina”.

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