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il leader schulz non trionfa, fermo al 56%

I socialdemocratici dicono sì al governo con Merkel, primo passo verso la grande coalizione

Delegati dell’Spd votano sì al governo con Merkel
Delegati dell’Spd votano sì al governo con Merkel

Il primo ostacolo per un nuovo governo in Germania è stato superato.
Il congresso dei socialdemocratici tedeschi dell'Spd riunito a Bonn ha votato a favore della Grande Coalizione con l'Unione di Angela Merkel. A favore della mozione sostenuta dal leader Martin Schulz hanno votato 362 delegati, 279 i contrari. Si avvicina dunque il quarto mandato della Merkel che formerà di nuovo un governo con i socialdemocratici dopo che in autunno sono falliti i colloqui per formare il governo «Giamaica» con liberali e verdi.

L’incertezza politica e le prolungate trattative per formare un governo nascono dal fatto che il 24 settembre scorso Merkel non ha ottenuto il risultato sperato, l’Spd è ruscita fortemente ridimensionata, sono cresciuti liberali e verdi; soprattutto è entrato per la prima volta in parlametno un partito xenofobo di estrema destra, l’AfD, Alternativa per la Germania, che ha ottenuto un ragguardevole 13 per cento.

Il ritorno della Grande Coalizione è quindi più vicino ma non scontato. Quello di oggi però è solo un passaggio, a Bonn nel pomeriggio si sono espressi i delegati, a febbraio dovrà votare la base e ratificare la scelta del partito. Schulz porta a casa una vittoria ma non un trionfo. La linea contro l’accordo sostenuta soprattutto dai giovani ha infatti ottenuto una buona affermazione. I sì al governo con Merkel hanno vinto con il 56,4%.

Il primo commento di Schulz non nasconde le fratture dentro i democratici. «Siamo tutti sollevati, il risultato dimostra che abbiamo lottato duramente» . E aggiunge: «Dopo questo duro dibattito, abbiamo il compito di portare avanti il partito tenendolo insieme. Io mi confronterò con i critici».

Merkel dal canto suo si dice «lieta» del risultato e ribadisce la priorità: «Per noi è importante un governo stabile». La tre volte cancelliera ha ricordato che i negoziati partiranno dalla «cornice» fornita dal documento uscito dai colloqui esplorativi. «C'è molto lavoro da fare, ma deve essere orientato allo scopo» e deve avvenire in un clima segnato dalla «ragionevolezza».

A Bruxelles si festeggia. «Un’ottima notizia per un’Europa più unita, forte e democratica!» Così twitta il capo di gabinetto del presidente della Commissione Ue Juncker, il tedesco Martin Selmayr, molto vicino alla cancelliera Angela Merkel. Twitta la sua soddisfazione anche il premier Gentiloni.

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