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Bce, l’asse franco-tedesco dietro la nomina di de Guindos

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POLITICA MONETARIA

Bce, l’asse franco-tedesco dietro la nomina di de Guindos

Il ministro delle Finanze spagnolo Luis de Guindos
Il ministro delle Finanze spagnolo Luis de Guindos

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
BRUXELLES – Con una decisione controversa, mai presa prima in venti anni di moneta unica, i governi della zona euro hanno deciso oggi qui a Bruxelles di designare un uomo politico alla testa della Banca centrale europea. L'attuale ministro delle Finanze spagnolo Luis de Guindos, 58 anni, è stato scelto dall'Eurogruppo dopo che l'unico altro candidato alla vice presidenza dell'istituto monetario, il governatore irlandese Philip Lane, si è ritirato dalla corsa.

Luis de Guindos è stato indicato con l'appoggio dichiarato di Germania e Francia. «De Guindos appartiene alla mia famiglia politica, ha avuto un ruolo molto importante e ha un'ottima reputazione, credo che abbiamo trovato un buon candidato», ha detto il ministro delle Finanze tedesco, il democristiano Peter Altmaier. «La Francia sostiene de Guindos, ha buone qualità per fare il vice presidente, crediamo sia l'uomo gusto al posto giusto», ha aggiunto il suo omologo francese Bruno Le Maire.

È la prima volta che i governi designano un uomo politico in esercizio nel comitato esecutivo dell'istituto monetario. In passato i ministri delle Finanze avevano pescato in un bacino comprendente banchieri centrali, economisti, funzionari dello Stato. La scelta di un ministro, per di più esponente del consesso che lo ha nominato, sorprende. La settimana scorsa, il Parlamento europeo aveva già espresso timori per la futura indipendenza della banca.

La designazione del ministro de Guindos - che dal 1° giugno sostituirà l'attuale vice presidente, il portoghese Vítor Constâncio - sarà oggetto di una opinione non vincolante dell'istituto monetario e dell'assemblea parlamentare. Quest'ultima dovrebbe sentire lo stesso ministro in una audizione prevista il 26 febbraio. Oltre a criticare le origine politiche del candidato spagnolo, il Parlamento europeo avrebbe voluto che fosse nominata una donna.

La Bce sarà chiamata a stilare una lettera da inviare ai governi. Difficile immaginare una opinione schiettamente negativa, ma non si può escludere che i banchieri centrali si limitino a una missiva neutra, mettendo l'accento sulla necessità di preservare l'indipendenza della banca. La nomina di Luis de Guindos deve essere confermata dal Consiglio europeo a fine marzo. A insistere per la nomina del suo ministro è stato in prima persona il premier spagnolo Mariano Rajoy.

Alcuni osservatori sono convinti che la nomina di un uomo del Sud alla vice presidenza dell'istituto monetario possa portare a un uomo del Nord, possibilmente tedesco, alla presidenza nel 2019, quando scadrà il mandato di Mario Draghi. Nonostante sia tutta da dimostrare, questa tesi ha indotto fino all'ultimo l'Italia a valutare come votare. La decisione del governatore Lane di rititare la sua candidatura ha nei fatti tolto il governo Gentiloni d'impiccio.




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