Una macchina che prova a guidare da sola investe una persona e la uccide. Uber sospende per questo i test delle auto a guida autonoma (non chiamiamole driverless, senza guidatore) in tutte le città dove sono in corso. La sospensione è infatti legata a un tragico incidente mortale a Tempe, in Arizona, dove una donna è morta investita. L'auto di Uber era in modalità autonoma, con un guidatore in carne e ossa per sicurezza, quando la donna è stata colpita mentre attraversava.
Uber ovviamente non produce automobili ma utilizza per i test vetture Ford e soprattutto Volvo (in particolare i suv Xc 90). Proprio uno di questi veicoli, modificato, sia coinvolto. L’azienda americana da parte sua ha dichiarato: «Vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza alla famiglia della vittima. Stiamo collaborando fianco a fianco con le autorità locali nell'ambito dell'indagine su questo incidente».
L'incidente, il secondo di Uber, drammaticamente ricorda che con la sicurezza stradale non è il caso di giocare o di fare test senza l'opportuna esperienza, magari solo per fini di marketing. Tra l'altro Uber da tempo sostiene di voler impegnarsi sui taxi volanti e anche qui lo scenario non sembra dei più sicuri.
Uber ha siglato a fine novembre un accordo con Volvo per 24mila suv XC90 da Volvo. L'obiettivo? Preparare la sua flotta di auto potenzialmente capaci di funzionare senza conducente. Uber acquisterà le vetture tra il 2019 e il 2021.
L'intera operazione è apparsa dubbia: la tecnologia per l'auto senza guidatore è ancora immatura. Attualmente il massimo dell'autonomia possibile è il livello 3 in una scala da 1 a 5 secondo la classifica della Sae ed è ottenuta con modelli come la nuova Audi A8 che però sono “depotenziati” al livello 2.
Alla luce anche del tragico incidente, appare molto improbabile che Uber riesca a fare qualcosa di meglio in tempi brevi. Tra l’altro Volvo, costruttore di grande esperienza ed enorme reputazione sulla sicurezza, è cauta sull'auto che guida da sola pur essendo uno dei grandi attori dell'autonomous driving.
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