La società britannica di analisi dei dati Cambridge Analytica è al centro delle polemiche negli Stati Uniti e in Gran Bretagna dopo che due giornali hanno riferito che la società ha trafugato dati personali sugli utenti di Facebook a partire dal 2014. Meglio conosciuta per aver assistito lo staff di Donald Trump nella campagna presidenziale nel 2016, Cambridge Analytica ora deve fronteggiare un’inchiesta governativa a Londra, indagini delle autorità statali statunitensi e una richiesta da parte di Facebook di sottoporsi a una verifica legale. Ma come è iniziata l’attività della società? Cambridge Analytica è una propaggine di SCL Group, un provider che afferma di lavorare su una pluralità di settori differenti, dalla politica alla ricerca sulla sicurezza alimentare, dalla difesa ai narcotrafficanti. SCL è stata fondata più di 25 anni fa, secondo il suo sito web.
Come nasce la società
Cambridge Analytica è stata creata intorno al 2013 inizialmente con un focus sulle elezioni statunitensi, su impulso del repubblicano miliardario Robert Mercer che ha versato 15 milioni di dollari per costituire l’azienda. Il nome è stato scelto dal futuro consigliere della Casa Bianca Trump Steve Bannon, secondo quanto riferito dal New York Times. La società era inizialmente composta per lo più da lavoratori britannici. Il suo primo incarico politico negli Usa ha riguardato la campagna presidenziale del senatore repubblicano Ted Cruz.
Di cosa si occupa
L’attività di Cambridge Analytica consiste nel fornire ricerche sui consumatori e realizzare pubblicità mirata e altri servizi relativi ai dati a clienti, sia in ambito politico che aziendale. Sul sito web della società non è presente l’elenco dei suoi clienti ma si descrive solamente il settore e l’attività. Secondo quanto riferito dall’emittente britannica Channel 4 News, citando documenti e registrazioni a riguardo, Cambridge Analytica ha segretamente gestito le campagne del presidente del Kenya Uhuru Kenyatta nelle calde e contestate elezioni del 2013 e del 2017. Circostanza negata da Cambridge Analytica. Il sito Web della compagnia elenca cinque uffici a New York, Washington, Londra, Brasile e Malesia.
La vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali del 2016 è stata la svolta per Cambridge Analytica. Subito dopo il Ceo Alexander Nix è andato da più clienti a pubblicare i suoi servizi e la capacità della società di profilare psicologicamente consumatori ed elettori: una “salsa segreta” per influenzarli in modo più efficace di quanto potrebbe fare la pubblicità tradizionale. Il responsabile delle operazioni digitali della campagna elettorale di Trump ha detto di non aver utilizzato i dati di Cambridge Analytica, basandosi invece sui dati degli elettori di un'operazione del Comitato Nazionale Repubblicano.
Di cosa è accusata
Secondo quanto riferito sabato dal News York Times e da The Observer, a partire dal 2014 Cambridge Analytica ha ottenuto dati su 50 milioni di utenti di Facebook con mezzi che, secondo le fonti di stampa, hanno ingannato sia gli utenti che Facebook. I dati sono stati raccolti tramite un'applicazione sviluppata da un accademico britannico, Aleksandr Kogan. Circa 270mila persone hanno scaricato l'applicazione e hanno effettuato il login con le loro credenziali di Facebook, secondo Facebook. L'applicazione ha raccolto i loro dati e quelli dei loro amici per poi trasmetterli a Cambridge Analytica.
La società ha riferito che dapprincipio Kogan non aveva violato i termini di Facebook e che aveva cancellato i dati una volta scoperto nel 2015, circostanza negata da Cambridge Analytica. A quanto risulta i dati, però, non sono stati cancellati. Facebook ha dichiarato che stava indagando per verificare l'esattezza della circostanza.
Cosa succede ora
Facebook ha detto che stava facendo pressioni su Cambridge Analytica per ottenere risposte circostanziate sul suo comportamento in merito alla detenzione e all’utilizzo dei dati, dopo aver ottenuto rassicurazioni dalla società secondo cui nel 2015 li aveva cancellati tutti. Ad affiancare Facebook nella vicenda lo studio legale Stroz Friedberg. Facebook ha annunciato la sospensione delle relazioni con Cambridge Analytica, con la sua holding SCL, Aleksandr Kogan e , Christopher Wylie, ex Cambridge Analytica, per violazione delle policy. L'indagine di Facebook, tuttavia, potrebbe dover attendere che le autorità governative completino le indagini.
Gli inquirenti britannici stanno avviando le procedure per effettuare perquisizioni negli uffici di Cambridge Analytica, chiedendo agli auditor di Facebook di interrompere le proprie indagini, come comunicato dallo stesso social media. Sul fronte statunitense, i procuratori generali del Massachusetts e del Connecticut hanno avviato indagini su come sono stati gestiti i dati di Facebook. Anche l'ufficio del procuratore generale in California, dove ha sede Facebook, non ha escluso di aprire un’analoga inchiesta.
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