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i russi sorvolano la zona

«Nave da guerra Usa verso Siria». Trump non va all’estero per coordinare risposta

Si moltiplicano i fronti di tensione in Siria, dal possibile attacco americano allo scontro tra Israele e Iran. Il cacciatorpediniere Donald Cook della marina militare americana ha lasciato il porto cipriota di Larnaca, dove era ormeggiato, per avvicinarsi alle acque territoriali siriane. Lo scrive il quotidiano turco Hurriyet. Sempre secondo il giornale, alcuni jet russi avrebbero sorvolato a bassa quota per 4 volte il cacciatorpediniere, compiendo manovre di disturbo mentre si avvicinava alle acque territoriali siriane.

Sono in stato di massima allerta i principali aeroporti e basi militari siriani alla luce delle minacce di attacchi da parte degli Stati Uniti contro obiettivi governativi. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), citando fonti militari locali. L'Ondus precisa che i vertici e gli alti quadri delle forze armate siriane sono in stato di allerta, così come le forze russe e iraniane presenti a fianco delle forze governative. I media ufficiali siriani per ora non smentiscono né confermano la notizia.

Il presidente Trump ha promesso una risposta all’attacco chimico contro Douma, il sobborgo alle porte di Damasco controllato dai ribelli anti-Assad. La regione del Ghouta orientale, dove si è concentrata l’azione bellica del regime, ha visto la fuga di 133mila civili solo nelle ultime quattro settimane, secondo stime delle Nazioni Unite. Ed è da poco arrivata la notizia, scrivono su Twitter i corrispondenti americani della Casa Bianca, che Trump ha rinunciato a un viaggio in Perù e Colombia per sovrintendere la risposta americana alla Siria e seguire da vicino gli sviluppi di questa iniziativa nel mondo (ovvero le reazioni di partner e avversari).

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha ribadito che gli esperti dell’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) «devono visitare Douma» per compiere degli accertamenti e ha assicurato che la Russia può «garantire» la loro sicurezza. A questo proposito Mosca proporrà al Consiglio di Sicurezza dell'Onu una risoluzione per «istituire un'indagine» sui fatti di Douma.

A conferma di quanto i vari fronti di tensione si intreccino tra loro, sale la tensione tra Iran e Israele dopo il raid aereo israeliano su una base aerea siriana che ha provocato sette morti iraniani. «Non rimarrà senza risposta», ha detto un alto funzionario iraniano, Ali Akbar Velayati, in visita in Siria.

Sul fronte diplomatico, gli Stati Uniti hanno chiesto al Consiglio di Sicurezza dell’Onu di votare alle 15 locali, le 21 in Italia, la bozza di risoluzione per istituire un nuovo meccanismo d’inchiesta indipendente sull’uso di armi chimiche in
Siria. Lo riferiscono fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro, secondo cui è atteso il veto della Russia al documento. Mosca nel frattempo ha preparato una sua bozza di risoluzione rivale, su cui potrebbe chiedere il voto.

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