Ondata di liberalizzazioni nel settore industriale per calamitare investimenti e inatteso taglio dei ratios (Reserve ratio) per la maggior parte delle banche commerciali e straniere con decorrenza 25 aprile. Prende forma, quindi, la riforma delle Joint venture annunciata da Xi Jinping nel discorso al Boao Forum for Asia: per la precisione, il presidente cinese si era dilungato sulle auto, pur avendo fatto un breve accenno alle navi e agli aerei che, adesso, vengono ricompresi nel pacchetto di riforme.
Il doppio annuncio arriva proprio nel giorno in cui la Cina incassa un Pil nel primo trimestre diffuso dall'istituto nazionale di statistica comunque in crescita. Morale: la Cina continua a procedere nella sua tabella di marcia e ad aprire mercati finanziari, incentivare la liquidità e attirare investimenti, incurante delle diatribe sul commercio internazionale. Il taglio ai ratios è di 100 punti base con effetto dal prossimo 25 aprile, mentre il governatore Yi Gang ha sostenuto ancora una volta che «continuerà a implementare una stabile e neutrale politica monetaria nel segno della precedente gestione» e ha aggiunto che «intende mantenere una ragionevole e stabile liquidità nel sistema finanziario».
La Cina, intanto, rimuoverà quest'anno il limite al possesso azionario straniero in settori come la cantieristica navale e la manifattura di aerei: lo ha annunciato la National Development and Reform Commission, il braccio armato del Partito comunista per le riformee nel dettaglio, la riforma coinvolge tutto il processo produttivo nelle navi (da design a manifattura e riparazioni) e degli aerei, dalle diverse parti ai velivoli regionali, dagli elicotteri e dai droni fino agli aerostati.
La Cina vuole rimuovere i limiti al possesso azionario straniero sulle jv nel settore dell'auto entro i prossimi quattro anni, gettando le premesse per l'accesso più adeguato agli operatori globali nel primo mercato al mondo. Allo stesso tempo, il tetto nel comparto delle New energy vehicles (Nev) sarà abolito a partire da quest'anno, come si legge nel sito della National Development and Reform Commission (Ndrc). Pechino abbatterà quindi i limiti al capitale straniero per i veicoli commerciali nel 2020 e per i veicoli passeggeri nel 2022.
La doppia decisione giunge proprio quando si conferma comunque la crescita del Pil cinese. I dati, diffusi dal National Bureau of Statistics, attestano una crescita dell'economia cinese nel primo trimestre 2018 dell'1,4%, dopo l'1,6% del mese precedente. Non rispettate le previsioni degli analisti che vedevano un incremento del Pil dell'1,5%.
Costante il rilevamento sul Pil annuale, in crescita del 6,8% come nel mese precedente, centrando le aspettative di mercato. Nel mese di marzo la crescita, attestata al 6%, si è rivelata inferiore alle stime che erano del 6,4%, inoltre, si tratta della più bassa crescita da agosto 2017. Persi 1,2 punti base da febbraio, quando l'aumento era stato del 7,2 per cento.
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