Gli spagnoli sono diventati più ricchi degli italiani, mentre si riduce sempre di più il gap fra i due paesi nel loro complesso: se alla fine degli anni '90 le dimensioni economiche del nostro paese erano pari al doppio rispetto a quelle della Spagna, oggi lo scarto si è ridotto al 50%. E potrebbe calare ancora. Il “sorpasso” è stato certificato da un report del Fondo monetario internazionale, basato su una comparazione tra il Pil aggiustato alla parità di potere d'acquisto (purchasing power parity). L'indagine aggiunge che nei prossimi cinque anni la Spagna potrebbe diventare del 7% più ricca rispetto all'Italia. Solo un decennio fa i rapporti erano del tutto invertiti, con l'Italia in “vantaggio” del 10% in base agli stessi indicatori. Il dato viene attribuito più allo stallo italiano che alle positive performance dell'economia spagnola, chiamando in causa un ritmo di ripresa più basso degli standard Ue (l'economia è cresciuta di appena il 2%dal 2008 ad oggi) e un'instabilità politica che sta minando la fiducia degli investitori internazionali.
Perché i nostri “cugini” sono diventati più ricchi
Italia e Spagna sono due tra i paesi europei che hanno subìto con più violenza la crisi, ma la risposta di Madrid si è rivelata più convincente di quella in arrivo da Roma. L'economia iberica si è allargata del 35% dal 2000 ad oggi, grazie - anche - a investimenti indovinati sulle infrastrutture e una maggiore apertura ai capitali internazionali. Uno specchio rovesciato dell'Italia, dove l'espansione rispetto al 2000 resta «minimale» e sconta alcuni deficit strutturali: dalla scarsa produttività, all'invecchiamento demografico, fino a questioni più note come il peso della burocrazia e un mercato del lavoro ingessato. Solo nel 1997, sempre secondo dati Fmi, l'Italia era il 18esimo paese più ricco su scala globale. Nel 2023, secondo le previsioni, è destinato a scivolare alla 37esima posizione.
Pil pro capite a parità di potere d'acquisto in dollari (Fonte: Fmi)
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