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Usa e Cina vicine all’accordo per sospendere le sanzioni a Zte

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tlc

Usa e Cina vicine all’accordo per sospendere le sanzioni a Zte

Washington e Pechino sono vicine a un accordo che eliminerebbe il bando degli Stati Uniti che vieta alle ditte americane di rifornire la società di telecomunicazioni cinese ZTE Corp, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Reuters. Le sue fonti, riservate, aggiungono che l’accordo potrebbe includere la rimozione, da parte della Cina, delle tariffe aggiunte di recente sui prodotti agricoli statunitensi importati, oltre all’impegno ad acquistare più prodotti agricoli americani.

ZTE, colpita lo scorso aprile da un bando che ha paralizzato le sue operazioni, riceverebbe un grande sollievo dalla rinuncia delle due maggiori economie mondiali a una guerra commerciale in piena regola.
I consulenti della Casa Bianca hanno dichiarato pubblicamente che il divieto contro ZTE viene riesaminato, ma che l’impresa dovrebbe ancora affrontare “dure” misure, tra cui cambiamenti di gestione forzata e a livello di consiglio di amministrazione.

Un informatore ha riferito alla Reuters di un accordo informale su ZTE tra il segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin e il vicepresidente cinese Liu He durante i colloqui a Washington la scorsa settimana, che avrebbe rimosso il divieto del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti alle società americane che vendevano a ZTE, in cambio dell’acquisto di più prodotti agricoli statunitensi.

Una seconda persona ha detto che la Cina potrebbe anche eliminare le tariffe sui prodotti agricoli statunitensi valutate in risposta ai dazi statunitensi come parte dell’accordo, e che ZTE - tra le altre sanzioni - potrebbe ancora essere costretta a sostituire la sua leadership aziendale.
Entrambe le fonti hanno riferito che l’accordo dovrebbe venire formalizzato prima o durante un viaggio programmato dal segretario al commercio degli Stati Uniti Wilbur Ross a Pechino la settimana prossima nell’ambito di un più ampio accordo per evitare una guerra commerciale.

L’azienda Zte, quotata in Borsa ma il cui maggiore azionista è un’impresa statale cinese, è stata colpita con sanzioni per aver violato un accordo del 2017, in seguito a una spedizione illegale di merci verso l’Iran e la Corea del Nord. L’indagine era stata avviata dall’amministrazione Obama.

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