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La California sperimenta il «reddito di cittadinanza»

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progetto pilota A Stockton

La California sperimenta il «reddito di cittadinanza»

Probabilmente Luigi Di Maio non è mai stato a Stockton a parlare del reddito di cittadinanza. Stockton è lontana dall'Italia, è una cittadina della California, terra di esperimenti non solo hi tech ma di politiche sociali. Ma uno di questi esperimenti - sul reddito garantito - ha oggi per protagonista proprio il modesto sobborgo di 310mila abitanti nella Central Valley californiana. Perseguitato da anni di difficoltà economiche e abitualmente poco propenso a fare scalpore preso com’è tra le ben più aggressive regioni progressiste attorno a San Francisco e rurali e conservatrici all'interno.

Ebbene adesso il giovane sindaco 27enne Michael Tubbs, il primo mayor afroamericano, ha deciso di inaugurare proprio qui un ambizioso programma sperimentale di “reddito di base universale” per combattere la povertà. Per i prossimi 18 mesi un selezionato gruppo di famiglie riceverà, senza condizioni, mensilmente un assegno di 500 dollari al mese. E l'utilizzo del loro nuovo “stipendio minimo” garantito e il suo risultato in termini di impatto sulle opportunità future verrà monitorato per tutta la durata del progetto-pilota.

Tubbs ha sottolineato alla stampa americana l'obiettivo del programma: «Potrebbe aiutare una maggioranza di americani - ha detto - Per questo sono orgoglioso di introdurlo qui, dove molti cittadini lavorano sodo ma potrebbero non avere i risparmi per una brutta giornata o un aumento dell'affitto». In America dagli anni Ottanta la sperequazione sociale è solo peggiorata nonostante le fasi di espansione, con solo il 3% della crescita complessiva finita alla metà meno abbiente della popolazione.

Stockton è un microcosmo di travagli e tensioni da risolvere: sono sotto gli occhi di chiunque voglia guardare e ne fanno un terreno particolarmente fertile per verificare successi o fallimenti. Negli anni dopo la crisi del 2008 è stata la più grande municipalità del Paese costretta a dichiarare lo stato di crisi e la protezione dai creditori e rimane scossa da senza casa, alti tassi di indigenza e violenza quotidiana.

Per dare le dimensioni della decisione della cittadina californiana: Stockton diventerà il primo centro urbano americano a mettere davvero in pratica un simile tentativo. E diventerà così forse un test cruciale: l'idea sta infatti prendendo piede sia in circoli progressisti che conservatori.

A permettere l'esperimento non sono però le fragili casse pubbliche locali: Stockton ha ricevuto un finanziamento da parte di una grande non profit americana, guidata da uno dei cofondatori di Facebook, Chris Hughes. La fondazione, l'Economic Security Project, verserà un milione di dollari per rendere possibile il reddito universale tra i residenti. Hughes, 34 anni, ha un particolare impegno su questo fronte: a livello nazionale propone un piano federale da 290 miliardi, pagato da imposte sui ceti più ricchi, per dare a tutti gli americani che guadagnano meno di 50mila dollari l'anno un contributo di 500 dollari.

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