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Gli Usa vogliono varare una Nato araba per fronteggiare l’Iran

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Gli Usa vogliono varare una Nato araba per fronteggiare l’Iran

Sogno di una notte di Mezza estate di un novello Lawrence d’Arabia? Forse, ma la tv araba in inglese al Jazeera lo riporta con enfasi. Di cosa si tratta? Della costituzione a tamburo battente di una Nato araba per fronteggiare l’espansionismo degli ayatollah iraniani.

Mentre Donald Trump batte cassa in Europa per aumentare i finanziamenti alla Nato da parte degli europei, in Medio Oriente Washington sta pensando di creare una nuova alleanza per la sicurezza con sei stati arabi del Golfo, Egitto e Giordania, soprattutto per contrastare l’espansione dell’Iran nella regione. Lo riporta la Reuters che ha sentito numerosi funzionari statunitensi e arabi.

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Possibile? La Casa Bianca vorrebbe vedere una più profonda cooperazione tra i paesi della regione in materia di difesa missilistica, addestramento militare, antiterrorismo e altre questioni come il rafforzamento dei legami economici e diplomatici regionali. Ma va ricordato che tutti i precedenti tentativi simili sono miseramente falliti.

Il fatto nuovo nel panorama geopolitico regionale è che la minaccia sciita di Teheran si sta facendo sempre più concreta e vicina. Insomma, secondo i funzionari della Casa Bianca sarebbe giunto il momento di varare una “Nato araba” composta da alleati musulmani sunniti. Un fatto che di per sé farà aumentare le tensioni tra gli Stati Uniti e l’Iran sciita, due paesi sempre più in disaccordo da quando il presidente Trump è uscito dall’accordo sul nucleare del 2015 e minaccia sanzioni a chi commercia con Teheran. Senza contare le prevedibili reazioni russe che potrebbero vedere in questo patto un pericolo anche per Mosca.

La speranza dell’amministrazione Trump è che il piano, conosciuto a titolo provvisorio come l’Alleanza strategica del Medio Oriente (Mesa), possa essere discusso in un vertice provvisoriamente programmato per Washington il 12 e 13 ottobre.

«Il Mesa fungerà da baluardo contro l’espansionismo iraniano, il terrorismo, l’estremismo e porterà stabilità in Medio Oriente», ha detto un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca facendo finta di dimenticarsi del fatto che il presidente Trump sembra aver a sua volta dimenticato l’importanza delle alleanze multilaterali in favore di “America first” che rischia di diventare “America alone” (“America da sola”).

In passato, tuttavia, iniziative simili condotte dalle precedenti amministrazioni degli Stati Uniti per sviluppare un'alleanza più formale con gli alleati del Golfo e dei paesi arabi hanno sempre fallito. Oggi però Washington, Riad e Abu Dhabi accusano l’Iran di destabilizzare la regione, fomentando disordini in alcuni paesi arabi. L’alleanza punterebbe come ovvio sui pesi massimi del Golfo, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti.

Non è chiaro però in che modo l'alleanza potrebbe immediatamente contrastare Teheran. Ma l’amministrazione Trump e i suoi alleati musulmani sunniti hanno interessi comuni nei conflitti in Yemen e in Siria e difendono le rotte del Golfo attraverso cui passano molte delle forniture mondiali di petrolio.
Potenzialmente, un grosso ostacolo per l’alleanza pianificata è una spaccatura in corso da 13 mesi che ha contrapposto l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi contro il Qatar, sede della più grande base aerea degli Stati Uniti nella regione. Altre nazioni arabe hanno accusato il Qatar di sostenere il terrorismo, cosa che il paese del Golfo nega. Non è chiara la posizione di Francia e Gran Bretagna in proposito. Certo è che la Casa Bianca di Trump è ansiosa di avere gli alleati degli Stati Uniti in tutto il mondo più impegnati nell’affrontare le minacce alla sicurezza regionale.

Gli Emirati Arabi Uniti sono pronti a schierare più truppe in tutto il Medio Oriente per contrastare i loro nemici poiché credono che non possano più contare su alleati occidentali come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, ha detto recentemente il ministro degli Emirati Arabi Uniti Anwar Gargash. La creazione di uno scudo regionale di difesa antimissile, che gli Stati Uniti e i paesi del Golfo hanno discusso per anni senza risultati, sarebbe un obiettivo per l’alleanza.

La tensione con l’Iran è aumentata da quando Trump ha annunciato a maggio che gli Stati Uniti si sarebbero ritirati da un accordo internazionale del 2015 per limitare le ambizioni nucleari di Teheran. Forse questo potrebbe essere il collante necessario per la “Nato araba”.

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