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Cyber Monday, shopping da quasi 8 miliardi. Ma i mercati hanno paura

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DOPO IL BLACK FRIDAY

Cyber Monday, shopping da quasi 8 miliardi. Ma i mercati hanno paura

Il Cyber Monday, il lunedì di shopping che fa da suggello al weekend del giorno del ringraziamento, si proietta su nuovi record. Secondo l’agenzia statunitense Bloomberg, la giornata di acquisti dovrebbe chiudersi con spese per 7,8 miliardi di dollari, battendo i 6,2 miliardi di dollari stimati dal Black friday della scorsa settimana. Si tratterebbe di un balzo di oltre un miliardo rispetto ai 6,6 miliardi messi a segno l’anno scorso, con un incremento degli acquisti mobile e del totale di shoppers coinvolti. L’anno scorso avevano riempito i carrelli (fisici e online) oltre 80 milioni di acquirenti. Quest’anno, secondo le previsioni del blog BestBlackFriday.com, si dovrebbe arrivare a 95 milioni di utenti. In proporzione, circa un terzo di una popolazione americana da 328 milioni di persone.

Bloomberg: analisti preoccupati
Fin dal suo debutto, nel 2005, il Cyber Monday è riuscito a scalzare i numeri del più noto (e pubblicizzato) Black friday. Complice la crescita di acquisti da mobile, e del fenomeno ecommerce in generale, la giornata ha visto lievitare i volumi di spesa online degli americani dai 608 milioni di dollari del 2006 ai quasi 8 miliardi che potrebbero essere raggiunti oggi. Un’impennata che non basta, però, a tranquillizzare le turbolenze di Wall Street. Gli investitori, a quanto scrivono le agenzie internazionali, restano preoccupati per la guerra commerciale dichiarata da Trump alla Cina, con l’escalation di dazi imposti sulle importazioni da Pechin0. Lo stesso ritmo di espansione degli acquisti online potrebbe essere letto come un campanello d’allarme: dopo i volumi di crescita registrati fra 2017 e 2018, gli analisti temono che una battuta d’arresto gonfi i rischi di una bolla sul settore tech.

La concorrenza dalla Cina
Dazi o meno, l’ecommerce della concorrenza cinese va a gonfie vele. Il singles day, la «giornata dei single» indetta per l’11 novembre nel gigante asiatico, ha fatto registrare volumi-monstre di acquisti. La sola Alibaba, «l’Amazon cinese» quotata a Wall Street, ha chiuso le 24 ore di shopping con quasi 31 miliardi di dollari. La sua rivale JD.com si è dovuta accontentare di oltre 20 miliardi di dollari, comunque più di Cyber Monday e Black Friday combinati. Il mercato cinese è favorito da dimensioni maggiori e una maggiore dimestichezza con lo shopping digitale, saldamente entrato nei costumi della classe media locale. Anche qui, però, i numeri nascondono qualche campanello d’allarme: l’espansione delle vendite online è cresciuta nel 2018 “solo” del 27%, contro il 39% dell’anno precedente. Un rallentamento che desta timore fra gli addetti ai lavori, alla ricerca di una strategia che permetta di mantenere gli stessi tassi di crescita. Fra le soluzioni c’è una integrazione sempre maggiore fra acquisti online e offline, superando la logica dell’ecommerce puro.

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