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Stop Ue a fusione Alstom-Siemens: arriva il verdetto di Bruxelles

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Stop Ue a fusione Alstom-Siemens: arriva il verdetto di Bruxelles

Un treno a idrogeno realizzato dalla francese Alstom nella stazione di Leipzig, in Germania (Foto AFP)
Un treno a idrogeno realizzato dalla francese Alstom nella stazione di Leipzig, in Germania (Foto AFP)

È possibile che mercoledì la Commissione europea decida sulla proposta di fusione nel settore ferroviario tra la francese Alstom e la tedesca Siemens. Il portavoce comunitario ha indicato che nella riunione di domani la Commissione prenderà due decisioni di concorrenza ma non ha voluto specificare se tra queste c'è il caso Alstom/Siemens. L'attesa è che Bruxelles chieda pesanti rimedi per dare il via libera all'operazione oppure che, non ritenendo le offerte delle due società sufficienti, la blocchi. D'altra parte Alstom e Siemens non sono ottimisti sulla decisione dell'Antitrust europeo: il pdg di Alstom Henry Poupart-Lafarge ha indicato al quotidiano francese Le Figaro che “è probabile che i servizi della Commissione europea propongano di proibire l'operazione”.

Le parole di Juncker
Martedì il presidente della Commissione Juncker ha parato le critiche del mondo industriale rivendicando che le scelte antitrust sono a favore del bene comune di business e consumatori e che Bruxelles non interpreta in modo stupido e cieco le regole di concorrenza. Aggiungendo che in trent'anni sono state approvate seimila operazioni di concentrazione e ne sono state bocciate trenta.

Il pdg di Alstom ha spiegato che «non ci sarà una seconda occasione, un veto (di Bruxelles – ndr) sarebbe una pessima notizia per l'industria europea, l'Europa sta segando il ramo sul quale è seduta». Se l'Antitrust europeo dovesse decidere di bocciare l'operazione, «Alstom e Siemens, che hanno relazioni eccellenti, ripartirebbero ognuno per proprio conto, è troppo presto per immaginare nuove operazioni» di avvicinamento altri gruppi.

L’operazione
L'operazione proposta riunirebbe i due maggiori fornitori di soluzioni di materiale rotabile e di segnalamento all'interno dello Spazio economico europeo non solo in termini di attività combinate, ma anche in termini di impronta geografica delle loro attività. Fin dall'inizio Bruxelles ritiene che l'operazione riduca la concorrenza nei mercati in cui sarebbe presente la nuova entità. In particolare, la Commissione è preoccupata del fatto che questa operazione porterà a prezzi più elevati, a una scelta ridotta e un declino dell'innovazione a causa dell'indebolimento della pressione concorrenziale nelle procedure di appalto del materiale rotabile e le soluzioni di segnalazione. Tale sviluppo «sarebbe dannoso per gli operatori ferroviari, i gestori dell'infrastruttura e, in definitiva, per i viaggiatori europei che utilizzano quotidianamente il treno o la metropolitana».

La pressione del colosso cinese Crrc
Quanto alla pressione concorrenziale da parte del colosso ferroviario cinese Crrc, argomento principale di Alstom e Siemens per difendere la concentrazione, Bruxelles ritiene che sia «improbabile che nuovi concorrenti, in particolare potenziali fornitori cinesi, entrino nel mercato del materiale rotabile e soluzioni di segnalazione nel prossimo futuro», veniva indicato già a metà luglio. Il pdg di Almstom contesta questa valutazione. Un veto di Bruxelles «non sarebbe l'applicazione stretta delle regole di concorrenza», sarebbe «dettata da pregiudizi ideologici: quando difendiamo la creazione di un campione europeo certi responsabili della Commissione intendono “monopolio”, quando parliamo di concorrenza cinese la considerano una scusa».

Il fatto è, per Poupart-Lafarge, che «la Concorrenza Ue è partigiana di un'apertura a tutti rifiutando di vedere che altri attori nel mondo non giocano allo stesso gioco nostro. O, invece, lo vede ma pensa che saprà evangelizzarli». Per quanto riguarda la segnalazione, il pdg di Alstom ha indicato di aver definito dei «rimedi forti» in termini di cessione di asset: «Siamo impegnati a impegnarci a cedere attivi pari al 4% della cifra d'affari combinata a livello del nuovo gruppo, per la segnalazione significa metà dell'attività di Alstom in Europa».

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