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Trump minaccia dazi da 11 miliardi alla Ue per aiuti ad Airbus: colpiti Pecorino, Prosecco e olio

Sale la tensione tra Stati Uniti ed Unione europea, che dalla tregua commerciale siglata nel luglio 2018 hanno fatto pochi passi avanti nei loro negoziati. L’amministrazione Trump intende imporre dazi su una serie di prodotti importati dall’Europa per un valore di 11 miliardi di dollari.

Nell’elenco lungo 14 pagine ci sono: elicotteri a uso civile prodotti in Spagna, Regno Unito, Germania o Francia; pesce, burro, formaggi incluso il pecorino, olio di oliva, marmellate, vini, liquori e, tra gli altri prodotti, olii essenziali prodotti in uno qualsiasi dei 28 Paesi membri dell’Unione Europea. In particolare, quest’ultima lista comprende Pecorino e altri formaggi come Emmental, cheddar, ma anche yogurt, burro, vini frizzanti (tra cui il Prosecco) e non, agrumi, olio extra vergine di oliva (qui la lista completa delle categorie merceologiche in inglese).

La proposta è stata annunciata nella notte italiana dall’ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti, che ha giustificato la mossa sostenendo che Airbus - il rivale europeo dell’americano Boeing - riceve sussidi danneggiando il gruppo statunitense, che nel frattempo è alle prese con una crisi legata al fatto che per la seconda volta in cinque mesi un suo jet 737 Max è stato protagonista di un incidente mortale. Non è un caso che nell’elenco dei prodotti che potrebbero subire dazi ci siano anche gli aerei di Airbus. E non sorprende che Boeing abbia commentato dicendo di «sostenere il rappresentante commerciale Usa e il suo team nei loro sforzi per creare un campo da gioco equo nel mercato globale degli aerei».

Ue: reazione esagerata
Arrivano intanto le prime reazioni, non ufficiali, dell’Unione Europea. Secondo fonti comunitarie, il volume dei dazi che gli Usa vogliono imporre sui prodotti europei in rappresaglia agli aiuti Ue ad Airbus è «esagerato» e spetta al Wto definirlo, ma in ogni caso l'Ue si prepara a prendere a breve le stesse misure contro gli Usa per gli aiuti americani a Boeing. Bruxelles ha già avviato i preparativi in base alle regole Wto pur restando «aperta a discutere» con gli Usa ma senza precondizioni. Il caso riguarda la disputa Boeing-Airbus e non le altre discussioni commerciali Ue-Usa.

La mossa di Washington segue di pochi giorni una decisione dell’Organizzazione mondiale del commercio (il Wto), secondo cui lo stato di Washington ha fornito sussidi illeciti proprio a Boeing. La minaccia degli Usa si inserisce in uno scontro che va avanti da 14 anni e che chiama in causa i due produttori di aerei. Robert Lighthizer, il rappresentante commerciale dell’America che peraltro sta negoziando con la Cina per cercare di trovare un accordo, ha fatto capire di avere perso la pazienza. In una nota ha detto: «Il nostro obiettivo ultimo è raggiungere un’intesa con la Ue che metta fine a tutti i sussidi. Quando la Ue metterà fine a questi sussidi lesivi, i dazi americani addizionali imposti potranno essere rimossi». Stando a Lighthizer, due categorie di dazi sono prese in considerazione. La prima chiama in causa nuovi elicotteri, nuovi aerei e la loro componentistica in arrivo da Francia, Spagna, Germania e Regno Unito. La seconda varrebbe per tutti gli altri Stati membri della Ue e comprende una vasta gamma di articoli.

I dazi da 11 miliardi di dollari saranno adottati solo dopo il via libera del Wto atteso in estate, ha aggiunto Lighthizer. Per gli Stati Uniti, si tratta di una rara espressione di fiducia in un organismo da sempre criticato dal presidente americano Donald Trump e da cui ha minacciato più volte il ritiro della sua America.

Intanto la Cina ha sospeso un ordinativo di cento nuovi Boeing 737 MAX 8, il modello coinvolto nei recenti disastri aerei, in attesa di garanzie sulla sicurezza dell’aeromobile. (Radiocor Plus)

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