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La Commissione Ue prevede per Eurolandia un rimbalzo nel 2020

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La Commissione Ue prevede per Eurolandia un rimbalzo nel 2020

Resterà debole la crescita di Eurolandia, quest’anno e il prossimo. La commissione Ue, nell’elaborare le sue previsioni di primavera, non vede quel miglioramento della situazione economica globale che è stata preannunciata, per esempio, dalla Bank of England e dalla Federal reserve. Punta allora a una crescita del pil dell’1,2% quest’anno con una leggera accelerazione al +1,5% per l’anno prossimo, sottolineando i rischi legati a una recrudescenza dell’onda protezionistica e a un rallentamento della Cina.

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Rimbalzo solo nel 2020
È un’ulteriore revisione al ribasso rispetto alle precedenti proiezioni. Per quest’anno, la Commissione prevedeva a dicembre un +1,3% e in autunno un +1,9%; mentre per il prossimo indicava un +1,6% a dicembre e un +1,7% in autunno. Solo nel 2020, infatti, i «fattori domestici avversi inizieranno a diminuire e l’attività economica al di fuori della Ue comincerà a rimbalzare sostenuta da condizioni finanziarie globali in allentamento e agli stimoli di politica economica in alcuni paesi emergenti».

Disoccupazione ai minimi
L’economia, in ogni caso, continuerà a crescere e la disoccupazione di Eurolandia potrà quindi scendere ancora dall’attuale livello, il minimo dal 2008: a fine anno potrà essere al 7,7% e l’anno prossimo calare ancora a un livello del 7,3%, più basso rispetto a quello registrato nel 2007, prima della crisi. Non ci sarà però nessun rialzo dell’inflazione, che resterà ferma all’1,4% in entrambi gli anni.

Deficit pubblico in aumento
Scenderà anche il debito pubblico aggregato per l’area: dall’87,1% del 2018 si potrà passare , secondo le stime della Commissione, all’85,8% alla fine di quest’anno e all’84,,3%. A parità di politiche, il deficit invece aumenterà: dallo 0,5% del 2018 allo 0,9% di quest’anno e il prossimo.

Germania in frenata
Particolarmente dura - al di là di quella italiana - appare essere la situazione della Germania, che quest’anno potrebbe crescere del solo 0,5%, dal +1,4% dell’anno scorso, per rimbalzare nel 2020 all’1,5%. Nel 2016 e nel 2017 era cresciiuta del 2,2%. Decisamente meglio la diagnosi per la Francia, che dopo un rallentamento quest’anno all1,3% - dall’1,6% del 2018 - potrebbe accelerare all’1,5% nel 2020. In rallentamento anche la Spagna, dal 2,6% dell’anno scorso all’2,1% di quest’anno e all’1,9% del 2020; e l’Olanda, dal 2,7% del 2018 all’1,6% di quest’anno e il prossimo.

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