L’India ha imposto dazi più alti su un paniere di 28 beni importati dagli Stati Uniti, incluse mandorle e mele, con tariffe che possono spingersi anche al 70%. La decisione, a quanto scrive la Bbc, arriva in risposta al rifiuto di Trump di esentare il paese da dazi più alti sull’import di alluminio e acciaio. Una mossa che inasprisce ancora di più i rapporti fra i due paesi, già incrinati dalla scelta di Donald Trump di porre fine a un «trattato preferenziale» che consentiva all’India di esportare negli States merci duty-free (senza dazi) per un valore complessivo di 5,7 miliardi di dollari. In una nota, il governo indiano ha precisato che «è necessario per il pubblico interesse» imporre un regime fiscale più oneroso sui prodotti in entrata dagli Usa. L’ufficio del Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti d'America ha rifiutato di commentare la notizia, anche se manifesta preoccupazione per le condizioni di accesso al mercato.
A rischio la crescita dell’interscambio
L’interscambio tra Stati Uniti e India ha raggiunto un valore complessivo di 142 miliardi di dollari nel 2018, equivalente
a una crescita di sette volte rispetto alle stime del 2001. La cifra rischia di essere ridimensionata ora, dopo lo strappo
di Trump su un regime preferenziale che aveva favorito le esportazioni indiane oltre l’Atlantico. L’improvvisa rottura con
l’India rientra in un processo, più ampio, di revisione degli accordi che avevano guidato le relazioni commerciali della Casa
Bianca con i suoi (ex?) partner internazionali. La guerra commerciale di Washington si è scatenata soprattutto contro la Cina,
oggetto di un’escalation di daziarrivata a colpire oltre 200 miliardi di dollari di importazioni da Pechino. Ma fra i vari fronti aperti da Trump ci sono quelli contro l’Europa (compresa la guerra appena dichiarata al vino francese), il Messico e appunto l’India. Sempre a inizio giugno il segretario di Stato Michael Pompeo aveva fatto visita all’India,
in un meeting per rinforzare la collaborazione su difesa e produzione energetica tra i due paesi. Ora i rapporti sembrano
più in bilico.
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