Motori24

Thema SW, una «superfamiliare» con tutta la classe di Casa Lancia

  • Abbonati
  • Accedi
trentesimo compleanno

Thema SW, una «superfamiliare» con tutta la classe di Casa Lancia

Era già da un anno e mezzo che la berlina stava mietendo successi in tutta Europa, dando ulteriore impulso all'immagine della Lancia ed alle casse della Fiat Auto in quel momento così brillante per il Gruppo, quando debutta la Lancia Thema SW. Già esposta al Salone di Francoforte 1985 nello stand della Pininfarina in veste di 'concept', è da dopo il Salone di Torino del 1986 che il pubblico può cominciare a prenotare il proprio esemplare presso la rete Lancia; e lo fa con encomiabile lena nonostante la gamma fosse proprio ridotta all'osso: un solo allestimento, già ben accessoriato di base, peraltro, ed ampiamente integrabile con una lista di opzioni finalmente a livello europeo comprendente climatizzatore automatico, sedili elettrici, ABS e tetto apribile, e due motori ambedue a quattro cilindri e sovralimentati. Il due litri a benzina con contralberi di equilibratura e 165 CV ne fa una “familiare” tra le più performanti del mercato mentre il turbodiesel 2500 da 100 CV diventa il beniamino dei grandi viaggiatori che volevano, ed erano tanti in quei ruggenti anni '80, assolutamente non rinunciare ad un briciolo della propria eleganza pur al volante di una SW a gasolio.

Come si può notare, rispetto alla berlina, gli assenti sotto il cofano sono tre e, se si può capire che il due litri aspirato fosse stato ritenuto inadeguato alla più pesante SW, l'assenza del V6 2,8 con cambio automatico e, ancor più, del V8 tre litri di origine Ferrari rimane difficilmente spiegabile. Dopo che l'avvocato Agnelli, insofferente della scelta del management, si fece allestire una 8.32 SW per sé, siamo sicuri che, se prodotta in serie, quest'ultima avrebbe monopolizzato la nicchia di mercato cui apparteneva (anche per mancanza di concorrenti, in effetti).

Come accennato all'inizio la trasformazione in giardinetta è opera degli stilisti della Pininfarina, la cui firma viene applicata sugli eleganti profilati in alluminio spazzolato posizionati ai lati del padiglione quali supporti per tutti quegli accessori che servono per trasportare tutta l'attrezzatura da divertimento (sci, windsurf, biciclette, ecc.) per la famiglia-tipo interessata a questo tipo di auto; non solo: la premiata Carrozzeria di Grugliasco (TO) provvede anche all'allestimento della vettura con il beneficio che ciò può comportare a livello di finitura.

La seconda serie arriva col Salone di Parigi del 1988 ed è ancora più elegante: molto riuscite le modifiche stilistiche alla carrozzeria ed ancora più accogliente l'interno con finiture in legno di rosa africana su tunnel centrale e sui pannelli porta e climatizzatore ancora migliorato nella logica di funzionamento; novità ancora più importanti in campo meccanico con l'arrivo del primo motore aspirato, il nuovo due litri 16V da 147 CV, e l'aumento della cavalleria disponibile sulla Turbo D a 118 CV; sbalorditivo, poi, il 16V sovralimentato che arriva a disporre di 185 CV per prestazioni poco diverse da quelle della 8.32 con motore Ferrari che rimane, ancora e per sempre, solo berlina.

L'ultimo capitolo di questo modello ( capace di suscitare solo rimpianti ai quali non trascurabile contributo è stato dato dalla disgraziata Kappa, quella che doveva esserne l'erede) viene scritto nel 1992: ed è in questa occasione che la Thema SW vede aprirsi per lei opportunità prima sconosciute: innanzitutto l'allestimento LX che porta in dote, tra le altre cose, l'inimitabile plancia della Thema 8.32 e infine la possibilità, incredibilmente negatale fino a quel momento, di montare il motore a sei cilindri; e che motore! Si tratta dell'Alfa Romeo da tre litri assistito dal sistema integrato alimentazione ed accensione Motronic della Bosch per una fluidità di marcia senza confronti: 180 sono i cavalli a disposizione di questa variante appositamente messa a punto per ottenere le caratteristiche richieste da una Lancia (il solo pensare che la Fiat riservasse queste attenzioni al suo marchio di lusso fa sorgere oggi, sul ciglio dei più appassionati, una lacrima di commozione) e solo gli atavici condizionamenti fiscali subiti dagli automobilisti italiani hanno impedito alla Thema SW V6 di essere venduta in numeri significativi.

È comunque quella da cercare oggi, magari rivolgendosi sul mercato europeo, per avere un'auto di eleganza inossidabile e appartenente a quella magica generazione di macchine dove tutto ciò che serve c'è e tutto quello che non serve (e cioè le diavolerie con cui si è costretti a misurarsi sulle moderne ammiraglie) non c'è con buona pace dei guru dell'elettronica. Ma anche le altre vanno bene e più sono accessoriate e meglio è; l'esclusività è assicurata: delle 357.000 Lancia Thema consegnate, le SW sono state solo 21.000; e per ora costano poco: al massimo 5.000 Euro per un'esemplare in condizioni da concorso.

© Riproduzione riservata