MIAMI - Sarà anche vero che l'immagine di Tesla è oggi ai minimi storici, poiché la Casa californiana è costretta fare i conti con un ruolo nelle auto ad emissioni zero che nei prossimi anni potrebbe davvero vacillare visti i programmi sempre più ambiziosi in particolare dei costruttori tedeschi i quali hanno “scoperto” la necessità della svolta elettrica più che per mettersi alle spalle l'odiato dieselgate, ma perché vedono messa in discussione la loro leadership nel settore delle vetture premium, quello a più alto valore aggiunto sia in termini di notorietà sia di profitti.
Già oggi, ma soprattutto domani e dopo, infatti, premium sarà sempre più eco-green ed in futuro vorrà dire soprattutto elettrico.
Intanto Tesla e il suo estroso ceo sono alla prese con la grana dell'avvio produttivo della Model 3, il modello che avrebbe dovuto assestare il colpo finale alla concorrenza con le oltre 400 mila prenotazioni giù incassate e che invece sta mettendo in seria difficoltà Tesla e Musk.
Lo sa che il ceo di Audi Rupert Stadler non considera Tesla un loro concorrente? «Vorrà dire che si dovrà ricredere, mi rifaccia questa domanda fra un paio d'anni e vedremo se la pensa allo stesso modo o se sarà ancora lui alla guida dell'Audi». A rispondere senza mezze misure e con quel sorriso ironico che mette in mostra quando decide di confrontare le sue auto a batteria con quello con motore termico.
Abbiamo cercato un contatto col Musk che di solito quando di mezzo ci sono dei rappresentanti dei media si defila in specie se arrivano dall'Europa, figuriamoci ora dopo il trimestre peggiore di sempre per la Casa californiana che ha dovuto incassare ingenti perdite per i ritardi della Model 3.
L'abbiamo scovato a Miami soltanto in uno dei tanti incontri fra l’informale e il gratificante con gli interlocutori che Musk predilige: i possessori di Tesla. Molti dei quali in trepidante attesa della loro Model 3, prenotata a scatola chiusa. A nessuno di questi (al contrario degli addetti ai lavori) è venuto il dubbio che Musk non ce la possa fare, tanto meno che verrà messo sotto dalla concorrenza dei costruttori tedeschi.
«Stiamo lavorando – dice Musk - per risolvere al più presto dei problemi normali in una fase di avvio di produzione di un nuovo modello…».
Peccato che l'attesa per la Model 3 sia incredibilmente superiore, non le sembra che vi stiamo aspettando al varco?
Può essere, ma noi non siamo alla corde, stiamo solo avendo gli stessi problemi che capitano a tutti i costruttori che devono fare i conti con la necessità di soddisfare una richiesta mai così numerosa. Più o meno quello che succede quando la domanda di un'auto fa lievitare sino all’inverosimile i tempi di consegna. Le nostre sono auto da sogno e per i sogni anche l'attesa è fra le possibili varabiali.
Non sarebbe il caso di chiedere “aiuto” a chi di auto se ne intente più di voi, pensiamo a qualche Casa generalista in circolazione, come Fca ad esempio, ma anche i francesi di Psa a cui potreste cedere le vostre competenze in fatto di batteria e di sistemi per la guida autonoma?
Non credo ne abbiamo davvero bisogno, ma aspettiamo che qualcuno si faccia avanti. Qualche anno fa mi ha parlato benissimo di Fca l’allora presidente del consiglio italiano, Matteo Renzi che ci ha fatto visita perchè non conosceva le nostre vetture.
Pur dando la sensazione di non chiedere la porta in faccia a nessuno, Musk non sembra molto entusiasta di condividere il suo giocattolo con altri. Potrebbe cederla, ma non ora perché è più che mai deciso a rimettere le cose a posto e magari godersi la marcia indietro dei molti gufi in circolazione.
Quest'anno uno dei pochi brand che diserteranno il Salone dell'auto di Ginevra che è da tutti considerato il salotto buono dell'auto sia proprio Tesla. Non sarà perché non può esporre a Ginevra la Model 3 visti i ritardi nelle consegne in Europa della vettura come, invece, avete fatto al Salone di Los Angeles?
È vero che non ci saremo a Ginevra e forse è la prima volta, ma non ne sono del tutto sicuro, mi informo e glielo faccio sapere, ma mi pare che le rassegne dell'auto non siano più la vetrina privilegiata per molte altre case d'auto.
Un buon motivo per farsi vedere a Ginevra dove di solito sono presenti tutti i big dell'auto mondiale?
Non sono mai andato a nessuno dei tanti appuntamenti dell'auto in giro per il mondo. Preferisco incontrare gli acquirenti di Tesla e ascoltare le loro eventuali richieste.
Lei ha prenotato la Model 3?
«No, è fuori dalla mia portata...». E se ne va con quel sorrisetto ironico che lascia intendere di aver capito che non sono tra i tanti fan che ha anche in Italia… Ma sto facendo un pensierino per la nuova Roadster: a intrigarmi sono i 400 km all'ora.
«Gli italiani si riconoscono per come colgono il valore dei dettagli. Potremo organizzarle un test di guida in anteprima sempre se avrà la pazienza di aspettare il 2020 e non si faccia ancora conquistare da qualche vecchia auto con sotto al cofano il solito motore termico».
Diavolo di un Musk sotto stress si esalta, scommettiamo che ne uscirà ancora una volta con la soluzione giusta per Tesla?
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