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dal messico al michigan

Fca investe un miliardo negli Usa. Bonus da 2mila dollari ai dipendenti grazie ai tagli fiscali di Trump

  • – di Redazione online
Ram Power Wagon 2017 di Fca
Ram Power Wagon 2017 di Fca
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Fiat Chrysler gioca d’anticipo in caso di uscita degli Stati Unit dal Nafta e sposta un grosso investimento dal Messico agli Usa. Il gruppo italo-americano ha annunciato che investirà più di un miliardo di dollari nell'impianto di Warren in Michigan, dove trasferirà dal Messico nel 2020 la produzione della prossima generazione di Ram heavy Duty creando 2.500 posti di lavoro. E grazie anche all'approvazione del piano di taglio delle tasse di Donald Trump distribuirà a 60mila dipendenti americani un bonus di 2mila dollari. La mossa serve a prevenire una eventuale uscita degli Stati Uniti dal Nafta, che costringerebbe le case auto statunitensi a pagare un dazio del 25% sui veicoli prodotti in Messico.

Bonus legato ai tagli fiscali
Il bonus - che va ad aggiungersi a qualsiaso altro premio legato alla performance - è più generoso da quello da mille dollari promesso, sempre per effetto della riforma fiscale, da aziende come AT&T, Fifth Third Bancorp, Wal-Mart e Comcast. «Questi annunci riflettono il nostro impegno dalla produzione americana e ai dipendenti che hanno contribuito al successo di Fca», afferma l’ad Sergio Marchionne. «È giusto che i nostri dipendenti condividano i risparmi generati dalla riforma delle tasse», così come è giusto «investire nel paese riconoscendo apertamente il miglioramento delle condizioni di business negli Stati Uniti», mette in evidenza l'amministratore delegato di Fca. Il bonus sarà pagato nel secondo trimestre e si va ad aggiungere agli altri riconoscimenti che i dipendenti riceveranno nel 2018.

Con il bonus Fca va ad allungare la lista delle aziende americane che hanno «premiato» i loro dipendenti grazie al taglio della tasse da 1.500 miliardi di dollari. Wal Mart ha alzato i salari dagli attuali 9 dollari l'ora a 11, ampliando allo stesso tempo i benefit per i congedi parentali. At&t e altre aziende hanno invece annunciato la distribuzione di bonus da 1.000 dollari.

Il trasferimento nel 2020
Fca si impegna anche a investire di più, destinando più di un miliardo di dollari a un impianto Ram vicino a Detroit: un investimento che si tradurrà nella creazione di ulteriori 2.500 posti di lavoro. «Investiremo più di un miliardo di dollari per modernizzare l'impianto di Warren per produrre la prossima generazione di Ram heavy Duty'', che sarà trasferita dal Messico nel 2020, si legge in una nota. ''Questo investimento si va ad aggiungere all'annuncio effettuato nel gennaio 2017'', che prevedeva un miliardo di dollari per ampliare in Michigan la linea di produzione della Jeep.

Dal giugno del 2009 Fca ha investito 10 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Di recente ha annunciato investimento per 3,5 miliardi di dollari, con la creazione di 3.700 posti di lavoro, per rafforzare la base produttiva americana.

Il presidente Usa Trump ha twittato felice rallegrandosi con la decisione di Fca, rivendicando il successo politico della scelta dell’azienda.

Mossa preventiva in caso di rottura del Nafta
Giusto un anno fa Fiat Chrysler aveva annunciato un altro investimento da un miliardo di dollari negli Usa per la produzione di tre nuovi modelli Jeep.
L'investimento da un miliardo comunicato nel gennaio 2017 - e associato ad altri 2.000 nuovi posti - arrivava dopo un botta e risposta tra tre grandi produttori di auto (Gm, Ford e Toyota) e Trump (che minacciò dazi doganali poi mai imposti sulle auto prodotte in Messico e destinate al mercato Usa). Quello reso noto ieri quando Wall Street aveva ormai chiuso, gioca ancora una volta d'anticipo sul leader Usa. Questa volta l'obiettivo è abbassare i rischi legati a cambiamenti potenziali al North American Free Trade Agreement. Mentre Usa, Canada e Messico si preparano a un nuovo round di trattative sull'accordo di libero scambio siglato 24 anni fa e mentre Trump minaccia di ritirarsi se l'intesa non verrà «migliorata» come vuole lui, Fca si prepara a spostare dal Messico agli Usa la produzione di uno dei suoi veicoli piu' redditizi, il Ram Heavy Duty.

In Messico i veicoli commerciali
Una volta completato il trasferimento nella fabbrica di Warren, stimato nel 2020, per la località messicana di Saltillo il focus di Fca sarà su veicoli commerciali destinati a essere distribuiti in tutto il mondo. Il tema Nafta è particolarmente delicato per il settore americano delle quattro ruote. Due giorni fa sono bastate voci in arrivo da Ottawa secondo cui Washington finirà per abbandonare Nafta per mandare in tilt non solo il peso messicano e il dollaro canadese ma anche le azioni quotate a Wall Street di produttori di auto come General Motors e Fiat Chrysler Automobiles. I gruppi guidati da Mary Barra e Marchionne importano dal Messico pickup trucks (la tipologia di veicoli ad alti margini che invece Ford realizza esclusivamente in Usa). Il comparto delle quattro ruote è favorevole a un aggiornamento del Nafta ma sta facendo pressioni affinche' non sia intaccato.

La volata del titolo in Borsa
Dal suo ingresso nel 2009 nella ex Chrysler - che in quell'anno finì in bancarotta e di cui l'ex Fiat prese poi il controllo totale nel gennaio 2014 portando alla nascita di Fca - l'azienda ha detto di avere investito 10 miliardi di dollari nelle attività manifatturiere su suolo americano. Ora i fari si spostano su Detroit, dove il gruppo lunedì svelerà un nuovo pickup truck a marchio Ram e martedì un nuovo Cherokee (Suv di Jeep) . Dalla capitale americana dell'industria automobilistica, Marchionne verrà tartassato di domande dalla stampa italiana e non. La seduta dell'11 gennaio a Wall Street è finita per quello che è il settimo gruppo auto al mondo a nuovi livelli record pari a 23,42 dollari, grazie a un rialzo del 7,19%. Da inizio 2018 il titolo Fiat Chrysler Automobilesha guadagnato oltre il 31% e negli ultimi 12 mesi più del 111%, una performance così brillante da lasciare i rivali di Detroit nella polvere. Il titolo GM è salito di quasi l'8% da inizio mese e del 16,44% nell'ultimo anno. Quello di Ford ha aggiunto il 5% fino da inizio anno e solo il 4% negli ultimi 12 mesi.

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