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Lamborghini, tetto alle vendite: non più di 8mila auto all’anno dal 2020

Se vendere quante più macchine possibili può essere la giusta ricetta per le case automobilistiche tradizionali, per marchi di alta gamma come la Lamborghini le cose sono diverse. C'è una linea sottile tra il massimo profitto e l'esclusività e perdere quest'ultima prerogativa rappresenta un grande danno.

Così, a margine di un incontro con i dealer italiani, si è espresso nei giorni scorsi l'amministratore delegato del brand di Sant'Agata Bolognese, Stefano Domenicali che ha dichiarato di avere deciso di mettere un limite alla produzione annuale di Lamborghini che arriverà ad un massimo di sole 8.000 unità con un obiettivo fissato per il 2020.

La metà della vendita sarà inoltre riservata al suv Urus, due terzi per la versione “entry-level” della Huracan e un terzo destinato all'ammiraglia Aventador. Non è ancora chiaro se questa suddivisione resterà tale anche nei prossimi anni o sarà deciso di lanciare un quarto modello, magari una berlina, come ipotizzato dallo stesso ceo Domenicali. Intendiamoci, il limite di 8.000 unità vendute su base annua rappresenta un enorme aumento rispetto al 2018 che è stato un anno record per Lamborghini, con 5.750 unità consegnate in tutto il mondo.

Si tratta, infatti, di una crescita del 51% rispetto all'anno precedente, un risultato reso possibile in particolare dalla vendite della Urus che ha rappresentato 1.761 vendite nonostante fosse stata messa in vendita soltanto a luglio dell'anno scorso. Sempre nel 2018 più di un terzo delle Lamborghini vendute è andato negli Stati Uniti, ma una crescita significativa si è registrata anche in altri mercati, tra cui Regno Unito, Germania, Italia, Giappone oltre naturalmente alla Cina.

Con tutta probabilità le vendite della Lamborghini taglieranno per la prima volta il traguardo delle 7.000 unità alla fine di quest'anno. Il merito è anche di un target di nuovi acquirenti interessati al suv Urus, ma che non attribuiscono molta importanza al patrimonio storico di un marchio Lamborghini, ma è più probabile che si siano chiesti quale era il marchio più cool e grazie alla Urus e si siano convinti che era Lamborghini. Il che è un indiretto suggerimento ai rivenditori del brand di Sant'Agata Bolognese che dovranno in futuro intercettare le richieste anche di questa tipologia di acquirenti: i giovani in cerca di novità.

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