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Questo articolo è stato pubblicato il 22 giugno 2011 alle ore 18:47.

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I ricavi da indicare in ciascun conto economico relativo ai primi anni (futuri) di vita dell'impresa dovrebbero scaturire come conclusione del Piano marketing, in particolare degli obiettivi e delle strategie in esso contenuti.
Anche i costi risultano in parte essere oggetto di un processo di pianificazione: si pensi al personale, alla pubblicità, ecc.. In altri casi, dipendono dal volume di attività (di produzione e/o di vendita) previsto: ad esempio, i costi delle materie prime, dell'energia per il funzionamento dei macchinari, ecc.
Nell'indicare i costi, è utile distinguerli nelle categorie dei costi "fissi" e dei costi "variabili". I primi sono quei costi che variano indipendentemente dalle oscillazioni del volume di attività aziendale, gli altri sono i costi "sensibili" rispetto a queste ultime, ossia tendono a variare in modo direttamente proporzionale al variare del volume di attività. Esempi di costi fissi sono: gli affitti, gli ammortamenti, i compensi del personale amministrativo, l'onorario del commercialista ecc. Esempi di costi variabili sono: i consumi di materie prime e di energia, le provvigioni ai venditori, i trasporti ecc.
Il modello di conto economico che si basa sulla distinzione tra costi e fissi e variabili, consente la determinazione del margine di contribuzione, che esprime la capacità della gestione di contribuire alla copertura dei costi fissi generali (o di struttura) dell'impresa.

Stato patrimoniale previsionale
Lo stato patrimoniale previsionale è un documento che proietta la situazione del patrimonio e delle sue componenti al termine di ciascuno degli esercizi futuri oggetto del PEF.
Le classi in cui si raggruppano le poste patrimoniali sono le Attività e le Passività, con la particolare sotto-classe delle Passività detta Patrimonio netto.
In ogni S/P previsionale occorre riepilogare, tra le Attività, tutti i beni patrimoniali e i crediti che si prevede saranno in essere al termine di ciascuno degli esercizi successivi facenti parte del PEF e tra le Passività tutte le fonti di finanziamento che si prevedono attive sempre al termine di ciascuno degli esercizi successivi oggetto del PEF.
Tra le Passività, le voci che ricadono nella categoria del Patrimonio netto riguardano le fonti di finanziamento di provenienza "interna", ossia da parte dell'imprenditore (ditta individuale) o dei soci (società).

Il contenuto generale dello S/P previsionale si potrebbe sintetizzare come segue:
- Attività = Investimenti che si prevede saranno in essere al termine di ciascuno degli esercizi futuri compresi nel PEF

- Passività = Fonti di finanziamento (degli investimenti appena citati) che si prevede saranno in essere al termine di ciascuno degli esercizi futuri compresi nel PEF

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