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Questo articolo è stato pubblicato il 17 giugno 2013 alle ore 09:47.
Andare oltre gli studi accademici, per coltivare le qualità individuali utili nel lavoro e nella vita futura dei giovani. È questo l'obiettivo che la Fondazione Rui persegue attraverso un percorso formativo rivolto agli studenti dei 15 collegi dislocati tra Milano, Roma, Genova, Verona, Bologna e Trieste.
«Entrare in un collegio Rui – spiega il direttore Fabio Monti – non significa soltanto avere un tetto sopra la testa, ma aderire a un vero e proprio progetto formativo in cui si esplicita l'attenzione al merito della Fondazione. I ragazzi che vi risiedono, infatti, frequentano dei corsi che vanno a integrare la formazione formale, di carattere universitario, con quella non formale, volta invece a sviluppare le soft skill sempre più indispensabili per entrare con successo nel mondo del lavoro».
Il programma, denominato "Jump" (acronimo di job-university matching project), ha durata triennale, è gratuito e prevede in tutto 600 ore di lezioni interdisciplinari di leadership, comunicazione, etica, lavoro di gruppo. Ma ci sono anche delle attività specifiche per ogni facoltà frequentata dai ragazzi, come delle simulazioni legali o di business. I ragazzi, inoltre, sono affiancati da un tutor (uno studente più anziano della stessa facoltà) e da un coach (un professionista affermato, spesso membro della direzione del collegio).
«I corsi sono personalizzati in funzione di ogni residente. Ad esempio, uno studente di lingue antiche non sa nulla di marketing e diritto. Ma oggi è impossibile ignorare queste discipline, se si vuole diventare dei validi professionisti. E così il progetto Jump permette di supplire alle carenze dei singoli percorsi formativi», aggiunge Monti.
Oltre allo studio, i collegi Crui organizzano anche incontri informali con personaggi di rilievo nel mondo economico, culturale e sociale e permettono di partecipare a seminari, corsi internazionali e campi estivi in India e Nicaragua. Quest'anno, inoltre, giunge alla quarta edizione la Summer School, che si tiene a Cambridge e dura quindici giorni. Per accedervi bisogna però superare una selezione ulteriore.
Il risultato? Il 60% dei residenti nei collegi Rui si laurea con il massimo dei voti, il 100% consegue una laurea specialistica di secondo livello, il 40% porta a termine un Mba o un PhD e il 64% trova lavoro a un mese dal termine degli studi. La retta annuale dei collegi Rui varia in base all'indicatore Isee del richiedente e va da un minimo di 2.900 euro (per una stanza doppia a Trieste) a un massimo di 12.400 euro (per una singola a Milano). Anche i servizi offerti cambiano di sede in sede e possono includere, oltre all'alloggio, anche il vitto, servizi di lavanderia, l'accesso alle sale studio, alle biblioteche e alle altre strutture presenti in loco.
Per l'anno scolastico 2013/2014, la Fondazione mette a disposizione un totale di 150 posti, di cui 10 completamente gratuiti riservati a chi si iscrive per la prima volta al primo anno di uno corso di laurea triennale, magistrale o specialistica. Il processo di selezione si basa sul rendimento negli studi passati, sulle due lettere di presentazione che vanno allegate alla domanda di ammissione e sui risultati di una prova che si svolge direttamente in residenza. Le domande di partecipazione per i posti gratuiti e a pagamento possono essere presentate online direttamente dal sito Fondazione Rui.
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