Crescono i centri di raccolta dei rifiuti elettrici e crescono, di conseguenza, anche gli italiani che li utilizzano. La buona notizia arriva dal rapporto 2016 del Centro di coordinamento Raee, secondo cui gli elettrodomestici smaltiti correttamente sono aumentati del 14%, grazie anche a un incremento del 5,15% dei centri di raccolta.
La raccolta complessiva è stata pari a 283.075.012 chili, con un incremento di oltre 33 milioni di chilogrammi rispetto all’anno precedente e un dato medio procapite capite pari a 4,7 kg per abitante. I Centri di raccolta attivi sul territorio nazionale sono arrivati a quota 4.107.
«I numeri in crescita sono indice dell’intenso lavoro svolto da tutti i Sistemi Collettivi sul territorio italiano. Restano ancora ampi margini di miglioramento per arrivare agli obiettivi europei», spiega Giancarlo Dezio, presidente del Centro di coordinamento Raee.
Il lavoro del Centro di coordinamento è andato in due direzioni: sono stati erogati dai produttori oltre 14 milioni di euro per migliorare l’efficienza dei Centri di raccolta e circa 1 milione 800mila euro per il potenziamento e il miglioramento dei Centri di conferimento. Dall’altra, l’accordo di programma sottoscritto nell’aprile scorso con le aziende che gestiscono gli impianti di trattamento dei Raee va nella direzione di creare un network capace di garantire adeguati livelli di trattamento deivrifiuti.
I rifiuti elettrici ed elettronici sono suddivisi in cinque raggruppamenti, che corrispondono alle diverse esigenze di trattamento e riciclo dei materiali contenuti nei rifiuti. Nel 2016 la classifica dei cinque raggruppamenti è guidata dagli R2 (“grandi bianchi” come lavatrici, lavastoviglie, cappe, forni, eccetera), con oltre 90mila tonnellate raccolte (+31,09%).
Ma il dato è positivo anche per tutte le tipologie, a eccezione degli R3 (Tv e monitor) che, in modo coerente con l’andamento di questo settore negli ultimi anni, segna un -1,53% rispetto al 2015.
Il gruppo degli R1 (“freddo e clima” come frigoriferi, congelatori e condizionatori) cresce dell’8,16% con 76.159.354 kg raccolti. Gli R4 (“piccoli elettrodomestici”, che include anche computer, telefoni, apparecchi di illuminazione e pannelli fotovoltaici) registra un incremento del 17,14% con 50.882.485 kg. Gli R5 (“sorgenti luminose” come lampadine a basso consumo,
lampadine a led, lampade al neon, lampade fluorescenti) sono cresciuti del 17,43% con 1.702.327 kg.
Nord e Centro confermano e rafforzano ulteriormente il dato di crescita della raccolta rispetto al 2015, mentre Sud e Isole registrano un particolare momento di crescita della raccolta differenziata di Raee, in aumento del 22,47%.
Nelle regioni del Nord la raccolta complessiva aumenta del 9,72% mentre quella media per abitante ammonta a 5,65 kg, con un incremento pari al 9,9%. Sul dato totale tutte le Regioni registrano un segno positivo, con un aumento a doppia cifra in Emilia Romagna e Valle d’Aosta.
Anche nel Centro Italia si registra un incremento della raccolta di oltre 15 punti percentuali. Particolarmente significativo il +22,35% del Lazio, nonostante la media pro capite rimanga al di sotto della media dell’area geografica di riferimento; a seguire Umbria e Toscana segnano rispettivamente +13,29% e +12,64%. La media pro capite registra un leggero aumento rispetto allo scorso anno e si attesta a 4,68 kg di Raee per abitante, allineandosi con il dato nazionale.
Il dato più significativo emerge dall’analisi dell’area Sud e Isole, dove si osserva un aumento della raccolta del 22,47%; sebbene in termini di quantitativi risulti ancora contenuta, il positivo incremento fa ben sperare per il futuro. Tutte le Regioni presentano risultati positivi: spicca il +152,19% nella raccolta assoluta del Molise, seguito dal +27,99% della Basilicata e dal +26,80% della Calabria; buoni risultati anche per Sicilia e Campania.
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