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Adempimento spontaneo, ecco come mettersi in regola

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Adempimento spontaneo, ecco come mettersi in regola

L’agenzia delle Entrate ha aperto sul sito internet una nuova sezione dedicata all’adempimento spontaneo: una guida online per sfruttare l’opportunità di rimediare velocemente a una svista o a una dimenticanza, beneficiando delle sanzioni ridotte previste dal nuovo ravvedimento operoso ed evitare controlli futuri.

La nuova sezione del portale è divisa in due sotto-aree: una dedicata ai contribuenti persone fisiche, e un’altra alle imprese e ai lavoratori autonomi.

Nel primo caso, nella lettera che il contribuente riceve viene riportata l’anomalia riscontrata, i redditi che non risultano dichiarati e una tabella di dettaglio delle categorie cui i redditi si riferiscono (per esempio, redditi derivanti da locazione, di lavoro dipendente, assegni periodici, eccetera). Insieme alla lettera il contribuente riceve anche le istruzioni per accedere al cassetto fiscale, per utilizzare il servizio di assistenza Civis e per compilare la dichiarazione integrativa.

I contribuenti Iva ricevono invece una lettera che riporta l'anomalia riscontrata, l’eventuale imponibile contestabile in sede di controllo e la fonte da cui sono stati attinti i dati per il confronto con i dati indicati dal contribuente in dichiarazione.

All’interno della sezione del sito è possibile visionare i fac simile delle lettere e consultare la guida fiscale «L’Agenzia ti scrive: lettera di invito a regolarizzare possibili errori», che contiene le informazioni utili sulle comunicazioni per la compliance.

Gli errori e le omissioni possono essere regolarizzati presentando una dichiarazione integrativa; versando le maggiori imposte dovute e gli interessi, calcolati al tasso legale annuo e versando, in misura ridotta, le sanzioni delle violazioni oggetto di comunicazione. Per aiutare i contribuenti a calcolare gli interessi relativi alla maggiore imposta dovuta e le sanzioni correlate alla infedele dichiarazione in misura ridotta, l’Agenzia ha messo a disposizione online - all’interno della sezione “Compliance per i cittadini”-, l’applicazione “Calcolo delle sanzioni e interessi”.

I contribuenti interessati dalle comunicazioni della “Compliance per le imprese e i lavoratori autonomi”, invece, devono calcolare distintamente le sanzioni ridotte correlate all’infedele dichiarazione (Irpef, Irap ed Iva) e le sanzioni ridotte relative alle violazioni eventualmente commesse (ad esempio: l’omessa fatturazione ai fini dell’imposta sul valore aggiunto o l’irregolare tenuta delle scritture contabili ai fini delle imposte dirette e dell'Iva). I versamenti (maggiore imposta, interessi e sanzione ridotta) devono essere effettuati tramite modello F24, disponibile, con le relative istruzioni di compilazione, sul sito dell’agenzia delle Entrate, indicando nell'apposito campo il “codice atto” riportato in alto a sinistra nella lettera ricevuta.

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