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Processo amministrativo tutto telematico solo in Italia

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Il board delle alte corti

Processo amministrativo tutto telematico solo in Italia

In un periodo in cui molte delle iniziative di e-government italiane mostrano i propri limiti (ultimo caso in ordine di tempo è quello dello spasometro) c’è invece un settore che spicca per la propria eccellenza: in Italia il 100% dei processi amministrativi viene gestito in via completamente telematica. È quanto emerso all'incontro annuale del board dell'Aihja, l'associazione internazionale (nata nel 1983) che mette in rete le alte corti amministrative di 89 Paesi del mondo. Dopo 22 anni, l'incontro - avvenuto oggi - si è tenuto in Italia, nella sede internazionale dell'Università di Venezia (sull'Isola di San Servolo). I giudici amministrativi delle Supreme Corti, provenienti da molti paesi d'Europa e dell'Africa, dalla Cina, dalla Thailandia, da Israele, dal Canada, dalla Corea e dal Cile, si sono confrontati sulle migliori pratiche organizzative in materia di informatizzazione della giustizia amministrativa.

Il Paese che più si avvicina al dato italiano è, secondo l’esame dell’Aihja, la Finlandia, con l'85%. Segue la Francia col 60% in primo grado, il 90% in secondo e il 70% in ultimo grado. La Repubblica Ceca si attesta al 33%, l'Austria al 20%, il Messico all'1,07%, la Svizzera solo allo 0,5%.

I dati italiani sul processo amministrativo telematico, presentati da Mario Torsello, segretario generale della giustizia amministrativa, parlano di «oltre 170mila depositi tra ricorsi e documenti: solo 16mila, il 7%, non sono andati a buon fine a causa di errori tecnici degli utenti. Un successo, considerato che questa innovazione è partita dal 1° gennaio di quest'anno, introducendo una digitalizzazione pressoché totale degli atti».

Il presidente del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno, ha espresso soddisfazione per la sempre maggiore digitalizzazione del processo «che connota sempre più la giustizia amministrativa come servizio pubblico ai cittadini, con un impatto positivo sulla società civile e sull'economia. Il nostro processo di digitalizzazione ha posto la Giustizia amministrativa italiana all'avanguardia nel panorama mondiale».

Per l'ex ministro Franco Frattini, che rappresenta il Consiglio di Stato nel consiglio di amministrazione dell'Aihja, «la trasformazione in un processo telematico riduce i costi e migliora l'accesso alle informazioni; rende in generale più rapido, efficiente e trasparente il sistema».

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