Per 72 anni gli italiani e gli sportivi sono andati a caccia del famigerato 13. Un numero magico che subito dopo la guerra, quando nacque il Totocalcio, per molti ha rappresentato il sogno di una vita. Così accadde a un romano che nel '46, giocando solo 30 lire, si aggiudicò (anche se con il al 12, almeno fino al 1950 si giocava su dodici partite) la prima schedina incassando una “montagna” di soldi almeno per allora, ossia la bellezza di 426.826 delle vecchie lire. Storia di altri tempi e di un mercato del gioco totalmente stravolto da giochi con vincita immediata o quasi, come sono le scommesse sportive e non.
A risollevare le sorti del concorso sportivo a pronostico non sono bastati il Totogol e IL9 abbinati al Totocalcio, né il tentativo di portare a 14 la combinazione vincente. Il crollo della raccolta e del gettito per l’Erario fatta registrare negli anni dal Totocalcio ha spinto il Governo a chiudere il gioco e a prevedere l’arrivo di un nuovo concorso gestito dai Monopoli ma pubblicizzato e promosso dalla nuova “Sport e Salute” chiama con la manovra dio bilancio a sostituire la Coni servizi. A prevederlo è un emendamento dei relatori Paolo Tosato (lega) e Gianmauro Dell’Oglio (M5S) depositato in commissione Bilancio al Senato.
Il nuovo concorso
Il Totocalcio sarà sostituito da un nuovo gioco che oltre a ridurre l’offerta in termini di prodotti disponibili, potrà garantire un aumento
della raccolta per giochi a bassa compulsività. Il prodotto sarà promosso e potrà essere pubblicizzato, in deroga ai divieti
del decreto dignità sulla pubblicità del gioco d'azzardo, dalla nuova Spa pubblica dello sport che potrà contare anche dalle
entrate erariali sui concorsi pronostici sportivi. Concorsi che potranno beneficiare di una deregolamentazione e che dunque
potranno essere definiti e disciplinati direttamente con un provvedimento dell’agenzia delle Dogane e dei Monopoli che dovrà
fissare giocata minima, andamento del gioco e la posta unitaria.
Rispetto al vecchio Totocalcio dal 1° luglio 2019 cambiano anche le percentuali di ripartizione della raccolta e soprattutto la quota destinata a montepremi sia per il nuovo
concorso a pronostico sia per scommesse a totalizzatore:
• il 75% sarà restituito in vincite rispetto all'attuale 50%;
• il 5% sarà riconosciuta come compenso del concessionario;
• l’8% a titolo di aggio per il punto vendita;
• il 12% destinata alla società Sport e Salute Sp per le attività di promozione del gioco e a forme di integrazione del nuovo
concorso con attività sociali, sportive, culturali, nonché a proposte di sviluppo.
A partire dal 1° luglio 2019 saranno abrogate l'imposta unica sui concorsi pronostici sportivi e sulle scommesse a totalizzatore
sportive e non sportive e il diritto fisso sempre dovuto sui concorsi pronostici.
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