Fino a qualche anno fa, c’era un metodo quasi infallibile per salvarsi dalla multa fatta con telecamera al semaforo anche quando non si riusciva a fermarsi prima della striscia di arresto: frenare comunque e rimanere nel punto in cui si era arrivati a fine frenata. Ora non si può più: si viene comunque multati, anche se per un’infrazione meno grave come il superamento della striscia. Occorre quindi prendere altre cautele. Che sono determinate dal modo in cui funzionano gli apparecchi di rilevazione automatica delle infrazioni.
Ovviamente, l’ideale è frenare appena si vede che il semaforo è giallo. Tanto più che i tempi di accensione di questa luce (fra i tre e i quattro secondi) sono sufficienti a fermarsi prima della striscia di arresto, evitando qualsiasi infrazione. Ma ci sono situazioni in cui, per distrazione, volontà o altri motivi (tra cui anche la scarsa visibilità, a volte basta un albero non potato per occultare il semaforo) ci si trova a passare col rosso. In queste circostante, non tutto è perduto. Quantomeno, si possono limitare i danni.
Non contate sulla segnaletica
Chi spera di farla franca in maniera analoga a quella consentita dai controlli di velocità sbaglia: mentre questi ultimi devono
essere sempre (tranne quelli in movimento) presegnalati e ben visibili, quelli ai semafori possono anche essere nascosti e senza alcun cartello che li preannuncia.
Una decina d’anni fa si era sparsa la notizia contraria, che non era nemmeno falsa di per sé. Solo che si trattò di un’interpretazione sbagliata fornita dalla Prefettura di Lodi, che poi venne prontamente smentita dal ministero dell’Interno.
Mettersi in salvo col rosso
Fermarsi oltre la striscia di arresto resta comunque una “via d’uscita” preferibile rispetto ad altre. Infatti, impedisce
alle apparecchiature automatiche di controllo di accertare l’infrazione di passaggio col rosso, per la quale è necessario che esistano almeno due fotogrammi: uno che ritrae il veicolo mentre è a cavallo della striscia e la luce semaforica accesa è quella rossa e un altro che lo
mostra quando si trova all’incirca al centro dell’incrocio. Dunque, chi si ferma prima di quest’area non avrà questo secondo
fotogramma a suo carico.
Per questo motivo, anche chi è costretto a passare col rosso per dare strada a un mezzo in emergenza riuscirà a evitare una multa per essere passato col rosso che poi lo costringerà a presentare un ricorso, nella speranza poi che nei fotogrammi che documentano l’infrazione si veda anche il veicolo a sirene spiegate.
Prima gli apparecchi potevano accertare solo il passaggio col rosso. Ora, a causa di una modifica apportata all’articolo 201 del Codice della strada dalla legge 120/2010, si è fatta spazio anche la prassi di utilizzarli per rilevare in automatico anche chi si ferma oltre la striscia. Ma nonostante questo “conviene” fermarsi. Infatti, passare col rosso “costa” 167 euro (che diventano addirittura 222,67 se l’infrazione viene commessa in orario notturno, dalle 22 alle 7), sei punti e - per chi commette la stessa infrazione nel giro di due anni - la sospensione della patente da uno a tre mesi. Non rispettare la striscia è punito solo con una multa di 42 euro e la decurtazione di due punti.
Fermarsi oltre la striscia di arresto comporta comunque il rischio di farsi tamponare da chi segue e cerca di accelerare, o perché ha fretta o perché spera di non farsi beccare o perché equivoca sul Codice della strada (che impone sì di liberare al più presto l’incrocio, ma solo a chi passa col giallo).
Quando ci sono più corsie
Attenzione agli incroci a più corsie, ciascuna della quali è «specializzata», cioè dedicata solo a chi deve seguire una certa
direzione. Chi sbaglia a incanalarsi deve poi dirigersi dove prevede la segnaletica, perché gli apparecchi di rilevazione funzionano in modo da registrare comunque
il passaggio su una certa corsia e non la direzione in cui i veicoli effettivamente procedono. Quindi, per esempio, se un
semaforo è rosso sulla corsia di centro e verde in quella di sinistra, chi usa la corsia dove c’è il rosso e poi gira a sinistra
viene multato. E la Cassazione ha confermato più volte la validità di queste rilevazioni.
Quando c’è il giallo
Chi passa col giallo non rischia alcuna multa “automatica”: gli apparecchi di rilevazione sono tutti impostati per scattare
fotogrammi solo dopo che sul semaforo si è accesa la luce rossa. Per i rilevatori meno sofisticati è prevista anche qualche
frazione di secondo di tolleranza. Attenzione, però, a non prendersi troppa confidenza: negli ultimi metri prima della striscia di arresto, il guidatore non
vede più la luce del semaforo, che quindi potrebbe diventare rossa a sua insaputa.
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